Vent’anni dopo il G8 di Genova
Oggi è il 20 Luglio 2021 ed esattamente 20 anni fa l’aria che si respirava a Genova era di fuoco. Sono trascorsi vent’anni dai tragici eventi del G8 e poche settimane fa uscivano nuove pagine di cronaca (il caso del carcere di Santa Maria Capua Vetere) che, purtroppo, ci hanno riportato alla mente in modo fin troppo vivido quel 2001 che sembrava ormai lontano. Dal 19 al 21 Luglio 2001 si tenne a Genova la riunione del G8 (cioè si riunirono i capi di governo degli 8 maggiori Paesi industrializzati: Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Russia, Stati Uniti e i rappresentanti dell’Unione Europea). L’obiettivo chiave dichiarato del summit degli otto leader era “sconfiggere la povertà”. Individuare misure atte a sostenere l’economia dei Paesi più fragili attraverso una strategia integrata, soprattutto per il commercio e per investimenti in campo sociale. Mentre all’interno del Palazzo Ducale i capi di Stato discutevano questi obiettivi, fuori, per le strade di Genova e soprattutto all’interno della scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto, il livello di violenza cresceva di ora in ora. Molte delle persone presenti dichiarano che in quei tre giorni lo stato di diritto venne meno in molte delle situazioni che si crearono. Amnesty International sostenne in seguito che quella che ebbe luogo a Genova in quei giorni fu la «più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la Seconda guerra mondiale».