Benessere Insieme: Affrontare la Disforia di Genere Oggi

La disforia di genere è una condizione generata dall’incongruenza tra sesso biologico e identità di genere, che produce un forte impatto sulla vita delle personeaffette. In particolar modo, questo colpisce ancora più intensamente le persone più giovani, che spesso non hanno i mezzi e il sostegno necessari per affrontare questa condizione da solз. Risulta quindi importante, non solo aumentare la consapevolezza sociale rispetto alla disforia di genere, ma cercare di creare unità e collaborazione anche dal punto di vista del trattamento medico, sociale e psicologico. Nel lavoro di equipe entrano in gioco varie figure con diversi background e questa eterogeneità può essere una risorsa preziosa. Non sempre però è facile trovare un punto di convoglio, capita di avere divergenze che impattano non solo sulla qualità del loro lavoro ma anche della vita deз pazienti disforici. Negli ultimi anni però sono stati compiuti enormi progressi che hanno portato a una sempre maggiore de-stigmatizzazione della disforia di genere in vari contesti. La necessità è quindi quella di confermare e consolidare tali progressi tramite la stesura di linee guida universali, che siano in grado di donare stabilità al movimentato mondo della disforia di genere.

Continua a leggereBenessere Insieme: Affrontare la Disforia di Genere Oggi

Rendere la salute mentale e il benessere di tutti una priorità globale

“Dallo psicologo ci vanno i matti” “E’ sufficiente sfogarsi con un amico quando qualcosa non va” “Se si va in terapia è meglio tenerlo segreto per non essere giudicati” “Una persona con disturbi psichiatrici può essere pericolosa” Ti hanno mai detto una di queste frasi? Se sì, allora anche tu hai conosciuto personз che ancora sottovalutano un problema diventato sempre più accentuato con l’avvento del Covid-19: il disequilibrio mentale. Cosa si intende per salute mentale?

Continua a leggereRendere la salute mentale e il benessere di tutti una priorità globale

La Costituzione cilena sarebbe stata la più progressista del mondo… e invece no!

La popolazione cilena ha votato il 4 settembre per il referendum indetto al fine di approvare o bocciare la proposta di #Costituzione. Il testo doveva sostituire il precedente che risaliva al 1980 ed era entrato in vigore sotto il regime di #Pinochet. Il risultato della proposta è un testo in 388 articoli che avrebbero potuto spostare l’agenda del paese su diritti sociali, uguaglianza di genere, autonomia deɜ indigenз e tutela dell’ambiente, ridimensionando lo spazio del libero mercato. Avrebbero, perchè non è stata approvata. Il NO (#rechazo) ha superato il 60% e lз cittadinз hanno quindi deciso di non cancellare la Costituzione di Pinochet, rifiutando quella nuova scritta da un’Assemblea formata da 154 cittadinɜ. Questa Costituzione era di fatto la più progressista del mondo, come si può leggere dagli articoli: tuttз ne hanno sempre sognata una che includesse interculturalità, ecologia, solidarietà, parità, diritti delle donne, diritti lgbtiq+ e molto altro ancora. Tuttavia, in un mondo che ha società sempre più anziane e pochз giovanз con diritto di voto, il progresso viene visto in modo negativo e si preferisce non cambiare le cose. La nuova Costituzione in Cile è stata infatti giudicata da moltɜ troppo ambiziosa. La prospettiva di genere è presente in quasi tutto il testo: avrebbe aperto la via per legalizzare l’aborto e avrebbe introdotto elementi molto all’avanguardia. Ad esempio, lo stato cileno nel testo della nuova Costituzione viene dichiarato ecologico: sarebbero state approvate solo politiche sostenibili a livello ambientale e per proteggere e tutelare la natura si sarebbe creato un organo politico detto “defensoria”.

Continua a leggereLa Costituzione cilena sarebbe stata la più progressista del mondo… e invece no!

La scelta agghiacciante di chi non ha altra scelta

Fuggire dalla guerra anche a costo di annegare. Una scelta atroce, quasi impossibile da concepire, da cui molti uomini, donne e bambinɜ oggi non hanno scampo. Nata nel 2019, la Onlus Resq “People saving People” è impegnata nel soccorso di tuttз lз naufraghз del Mediterraneo e dai primi di giugno 2022 è di nuovo in mare per la sua terza missione.

Continua a leggereLa scelta agghiacciante di chi non ha altra scelta

OGGI È LA GIORNATA DEL SACRIFICIO DEL LAVORO ITALIANO NEL MONDO

L’8 agosto di ogni anno si celebra la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, ricorrenza istituita dal Presidente della Repubblica nel 2001 per celebrare, ricordare e onorare…

Continua a leggereOGGI È LA GIORNATA DEL SACRIFICIO DEL LAVORO ITALIANO NEL MONDO

20 giugno Giornata mondiale del rifugiato

Il 20 giugno era la Giornata Mondiale del Rifugiato. Indetta dalle Nazioni Unite, viene celebrata per commemorare l’approvazione della Convenzione di Ginevra del 1951, che per la prima volta fornisce una definizione universale dello status di persona rifugiata. Ormai si sente parlare sempre più di migliaia di rifugiati che ogni giorno sono costretti a scappare da discriminazioni, guerre e violenze. Il tema dell’accoglienza è sempre all’ordine del giorno per la politica interna e internazionale. Abbiamo deciso quindi di cogliere l’occasione per fare un po’ di chiarezza sul tema!

Continua a leggere20 giugno Giornata mondiale del rifugiato

Lavoro minorile: il crollo dei diritti dell’infanzia

Le conseguenze devastanti della pandemia e delle guerre si calcolano non solo in numero di vittime, ma anche in termini di recessione rispetto a determinate battaglie, intraprese da anni e di difficile risoluzione, come per esempio quella contro il lavoro minorile. L’UNICEF e l’OIL stimano che ad oggi più di 150 milioni di bambinɜ sono costrettɜ a lavorare per la loro sopravvivenza e per quella delle loro famiglie. Nel 2002, l’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) ha lanciato la Giornata Mondiale contro il lavoro minorile per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo questo tema e la preminenza che esso deve mantenere a livello mondiale.

Continua a leggereLavoro minorile: il crollo dei diritti dell’infanzia

La schiavitù è davvero finita?

Quando pensiamo alla schiavitù, nel nostro immaginario vengono evocate immagini del passato: le grandi navi che attraversavano l’Atlantico piene di schiavз africanз, strappatз alle loro terre e deportatз per lavorare nei campi in America, oppure la schiavitù della gleba, contadinз e domesticз sottomessз aз proprietarз. Tutte immagini corrispondenti a realtà molto lontane dai nostri tempi. Ma è davvero così? La schiavitù è veramente un fenomeno del passato o è solamente mutato?

Continua a leggereLa schiavitù è davvero finita?

Terapie di conversione: a che punto siamo?

Secondo un sondaggio svolto da Trevor Project (2020), circa 6 giovani su 10 facenti parte della comunità LGBTQIA+ hanno riportato di essere statз incitatз a cambiare il proprio orientamento sessuale e/o la propria identità di genere; il 10% deз intervistatз ha affermato di essere statə sottopostə a terapie di conversione, il 78% di loro era minorenne e il 28% ha tentato il suicidio dopo essere statə costrettə a ciò. Il 17 maggio 1990 l’omosessualità venne ufficialmente eliminata dalla Classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati dall’OMS, ma nonostante ciò ancora oggi sono diffuse quelle che vengono comunemente definite terapie di conversione.

Continua a leggereTerapie di conversione: a che punto siamo?

Porajmos: la storia di un genocidio

Si stima che tra 200.000 e 500.000 persone Rom e Sinti furono assassinate dai nazisti e daз loro collaboratorз. Vennero schedatз, incarceratз, sterilizzatз e mandatз in campi di concentramento dove vennero identificatз con il triangolo nero o marrone. Questo prende il nome di Porajmos, il genocidio delle popolazioni Romanì, termine che significa "Divorare" o "Distruzione".

Continua a leggerePorajmos: la storia di un genocidio