“In sociologia il termine generazione identifica un insieme di persone che è vissuto nello stesso periodo ed è stato esposto a eventi che l'hanno caratterizzato. Una generazione raggruppa, cioè, tutti quegli individui segnati dagli stessi eventi, ed è distinta dal concetto statistico di coorte dal fatto di condividere un comune sistema valoriale e una comune prospettiva sul futuro.
Definibile solo a posteriori, cioè quando la sua influenza sulla storia e nella società è terminata, una generazione è spesso in almeno una forma di conflitto con la precedente, qualità che contribuisce a caratterizzarla. Gli eventi influiscono sulla generazione che li ha vissuti, determinandone dunque un mantenimento di caratteristiche proprie di quel momento storico, culturale e sociale” (Ariès, 1979).
La sociologia da Hume a Comte (e anche dopo) si è interrogata su questo concetto da un punto di vista quantitativo, al fine di determinare la durata di una generazione ed utilizzarla come unità di misura per la storia della società. Per Hume bastava un battito di ciglia a determinare il passaggio da una generazione alla successiva. I limiti dell'approccio quantitativo sono però evidenti e sono stati ben presto messi in dubbio da Dilthey, Heidegger e Pinder, che hanno contribuito con diversi elementi alla definizione delle caratteristiche principali del concetto di generazione: l'appartenenza ad una stessa fase della vita (la contemporaneità), eventi, cause, punti in comune caratterizzanti, orizzonte comune di esperienze
In questo contesto la presenza di incastri temporali tra le varie generazioni non si configura più come un problema ed esse possono avere durate diverse ed essere compresenti allo stesso tempo.
A partire dalla fine del XIX secolo, alle generazioni è stato attribuito un nome, sulla base delle comuni esperienze culturali, e in questo articolo le andremo ad approfondire. Scorri le slide e leggi l’articolo completo cliccando sul linkinbio! In conclusione, le generazioni descrivono la storia e ci permettono di capire comportamenti, atteggiamenti e preferenze culturali. Conoscerle è decisamente interessante, non trovi? Quale sarà la prossima generazione e cosa la contraddistinguerà?