I nostri ecosistemi invasi dalle specie aliene invasive – Granchi Blu e Gamberi Killer

Il problema delle specie aliene invasive è una delle più grandi sfide della crisi ambientale che la specie umana si ritrova ad affrontare. Si tratta di specie provenienti da altre parti del mondo, arrivate in nuovi ecosistemi da sole o trasportate da noi esseri umani, che si diffondono senza controllo, come è successo per il granchio blu e molte altre specie. La loro azione può essere devastante, visto che possono cibarsi delle specie locali, competere con loro per le risorse, trasmettere malattie e sconvolgere l’equilibrio degli ecosistemi, oltre a danneggiare l’economia dei paesi invasi. È molto improbabile che riusciremo a debellare le invasioni che stanno avvenendo intorno al globo, sia a causa di una carenza di risorse da poter investire in questa lotta, sia per via della vastità di queste invasioni e del gran numero di specie che ne sono autrici. Quello che possiamo fare è limitare il numero di specie che si insedia negli ecosistemi locali, facendo uso di controlli e pratiche di sicurezza, come per esempio filtrare l’acqua di zavorra che viene incamerata dalle navi. È anche importante mantenere i nostri ecosistemi in buono stato, in modo che possano difendersi il più possibile in maniera autonoma da queste invasioni e continuare a fornire i servizi ecosistemici necessari al nostro sostentamento. Solo tramite una sensibilizzazione razionale, priva di allarmismi, sui temi ambientali e sull’importanza della scienza che riusciremo a prendere scelte politiche efficaci per uscire vittoriosз da questa crisi.

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EUduxo 2Weeks – 7 Dicembre

Benvenutз alla nostra rubrica settimanale dedicata alle ultime notizie dalle istituzioni dell'Unione Europea! 🇪🇺 In un contesto in continua evoluzione, dove le decisioni prese a Bruxelles influenzano le vite di…

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Il nucleare come arma: la crisi missilistica di Cuba e la minaccia odierna

Nel 1962 il mondo tremò di fronte alla crisi missilistica di Cuba: per la prima volta da quando quelle armi furono create, due grandi superpotenze si sfidarono minacciando l’altro e puntando le armi atomiche. Oggi, nel 2022, Joe Biden torna a parlare del rischio di un armageddon nucleare. Ma cosa è cambiato tra ieri ed oggi? E cosa sono queste armi nucleari tattiche di cui tanto si parla?

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Rendere la salute mentale e il benessere di tutti una priorità globale

“Dallo psicologo ci vanno i matti” “E’ sufficiente sfogarsi con un amico quando qualcosa non va” “Se si va in terapia è meglio tenerlo segreto per non essere giudicati” “Una persona con disturbi psichiatrici può essere pericolosa” Ti hanno mai detto una di queste frasi? Se sì, allora anche tu hai conosciuto personз che ancora sottovalutano un problema diventato sempre più accentuato con l’avvento del Covid-19: il disequilibrio mentale. Cosa si intende per salute mentale?

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La Costituzione cilena sarebbe stata la più progressista del mondo… e invece no!

La popolazione cilena ha votato il 4 settembre per il referendum indetto al fine di approvare o bocciare la proposta di #Costituzione. Il testo doveva sostituire il precedente che risaliva al 1980 ed era entrato in vigore sotto il regime di #Pinochet. Il risultato della proposta è un testo in 388 articoli che avrebbero potuto spostare l’agenda del paese su diritti sociali, uguaglianza di genere, autonomia deɜ indigenз e tutela dell’ambiente, ridimensionando lo spazio del libero mercato. Avrebbero, perchè non è stata approvata. Il NO (#rechazo) ha superato il 60% e lз cittadinз hanno quindi deciso di non cancellare la Costituzione di Pinochet, rifiutando quella nuova scritta da un’Assemblea formata da 154 cittadinɜ. Questa Costituzione era di fatto la più progressista del mondo, come si può leggere dagli articoli: tuttз ne hanno sempre sognata una che includesse interculturalità, ecologia, solidarietà, parità, diritti delle donne, diritti lgbtiq+ e molto altro ancora. Tuttavia, in un mondo che ha società sempre più anziane e pochз giovanз con diritto di voto, il progresso viene visto in modo negativo e si preferisce non cambiare le cose. La nuova Costituzione in Cile è stata infatti giudicata da moltɜ troppo ambiziosa. La prospettiva di genere è presente in quasi tutto il testo: avrebbe aperto la via per legalizzare l’aborto e avrebbe introdotto elementi molto all’avanguardia. Ad esempio, lo stato cileno nel testo della nuova Costituzione viene dichiarato ecologico: sarebbero state approvate solo politiche sostenibili a livello ambientale e per proteggere e tutelare la natura si sarebbe creato un organo politico detto “defensoria”.

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Oggi c’è veramente la pace nel mondo?

In Europa, dopo il 1945, i conflitti armati sono spariti. Anche la guerra fredda non ha prodotto sostanzialmente uno scontro aperto all’interno dei confini del nostro continente. Questo periodo di pace ha fatto sì che noi, ancoratɜ a una malsana visione eurocentrica, ci siamo cullatɜ nel sogno di un mondo ormai quasi del tutto privo di guerre, e quelle di cui sentivamo parlare ai telegiornali ci apparivano così lontane da non sembrarci reali. Quando la Russia ha invaso i territori ucraini, ci siamo svegliati dal sogno. La guerra esiste ancora!

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La scelta agghiacciante di chi non ha altra scelta

Fuggire dalla guerra anche a costo di annegare. Una scelta atroce, quasi impossibile da concepire, da cui molti uomini, donne e bambinɜ oggi non hanno scampo. Nata nel 2019, la Onlus Resq “People saving People” è impegnata nel soccorso di tuttз lз naufraghз del Mediterraneo e dai primi di giugno 2022 è di nuovo in mare per la sua terza missione.

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Ma a che punto siamo con la guerra in Ucraina?

Sono ormai passati più di 5 mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina, ma se ne parla sempre di meno, nonostante il conflitto non sia ancora finito. Seppur più lentamente, l’avanzata russa continua a procedere e l’esercito sta conquistando sempre più territori. L’Ucraina non si arrende, ma le perdite umane sono enormi e ormai dipende economicamente e militarmente dall’Occidente. Inoltre, nei prossimi mesi potrebbe venire a mancare l’appoggio deз leader occidentali che stanno andando verso un inverno di crisi e di razionamento energetico, che potrebbero portare a un cambiamento dell’appoggio popolare verso Kyiv.

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OGGI È LA GIORNATA DEL SACRIFICIO DEL LAVORO ITALIANO NEL MONDO

L’8 agosto di ogni anno si celebra la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, ricorrenza istituita dal Presidente della Repubblica nel 2001 per celebrare, ricordare e onorare…

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Rendiamo queste elezioni più democratiche!

EUMANS, associazione che vede come co-Presidenti Marco Cappato e Virginia Fiume, che abbiamo coinvolto (e di cui trovate degli aggiornamenti video nelle nostre stories), ha lanciato una raccolta firme per le liste elettorali e la firma digitale, con l’obiettivo di rendere più democratiche le nostre elezioni. Perchè? Dopo la caduta del governo Draghi, l’Italia va a elezioni completamente impreparata: con solo poche settimane per presentare le liste, c’è il rischio che solo lɜ parlamentari possano farlo, lasciando l’elettorato senza gli strumenti per proporre un’alternativa vera. Al momento infatti sono presenti numerosi ostacoli per la presentazione delle liste secondo la legge elettorale in vigore: primo fra tutti il fatto che vengano favoriti i partiti già presenti in Parlamento e che non venga accettata la firma digitale (SPID) per la presentazione delle liste. Pertanto, l’accettazione della firma digitale è al momento l’unica soluzione per arginare gli ostacoli presenti nella legge elettorale, che prevede meccanismi fortemente discriminatori sulla presentazione delle liste. La nostra Costituzione, e con essa trattati e convenzioni internazionali, è chiara quando parla di un “pari accesso a un’effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del paese” (art. 3). La sottoscrizione digitale, secondo @marcocappato, non risolverebbe il problema della democrazia rappresentativa in Italia, ma attenuerebbe una discriminazione intollerabile verso qualunque “corpo estraneo” al sistema dei partiti, che a malapena coinvolge la metà deɜ cittadinɜ. Secondo @gillafiume, “chi si candida a governare questo Paese non può che agire per il rispetto della legalità costituzionale e degli obblighi internazionali dell’Italia, obblighi che secondo le Nazioni Unite sono stati violati 10 anni fa e per cui è stata introdotta la firma digitale”. Sono più di 15 le persone che al momento stanno facendo uno sciopero della fame, rivolto al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al suo Governo, per consentire l’uso della firma digitale.

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