Sai che puoi fare amicizia con la tua rabbia?

“Ma perchè ti arrabbi? Sei unə brontolonə.” “Dai sorridi, non serve che ti arrabbi.” “Non mi piaci quando sei arrabbiatə, se fai così non ti rivolgo più la parola.” “Sei sempre arrabbiatə.” “Arrabbiarsi non serve a niente.” Hai mai sentito dire ai tuoi genitori, insegnanti e/o amicə/partner una di queste frasi? Che effetto ti ha fatto? Queste affermazioni si sono consolidate negli anni nel nostro gergo comune, ma in realtà nascondono insidie pericolose che vanno a ledere l’autostima della persona alla quale ci rivolgiamo e dipingono la rabbia come un mostro. La rabbia non è un mostro, è tua amica!

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Sai che è possibile amare più persone?

Nel “Simposio” di Platone, Aristofane, spregiudicato commediografo greco, narra il mito dell’androgino. Secondo la leggenda, nell’antichità gli uomini erano esseri sferici dotati di due teste, quattro braccia, quattro gambe e due organi sessuali, composti quindi da una metà maschile e una femminile. Questi esseri molto potenti e superbi volevano conquistare il monte degli Dei, l’Olimpo. Zeus, come punizione, decise di tagliarli in due per indebolirli, costringendoli a vagare nel mondo alla ricerca della loro metà. Da qui nasce il famoso mito “della mela” su cui la nostra educazione affettiva e sessuale ha trovato fondamento per secoli. E se Platone si fosse sbagliato? E se fossimo già una mela completa alla ricerca di più mele da amare e da cui farci amare?

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Disturbi del comportamento alimentare: curarsi con la fotografia

Lo scatto di una fotografia permette di imprimere su carta un attimo irripetibile, un “qui e ora”, un momento che attesti l’esistenza di qualcosa o di qualcunǝ. Grazie alla recente scoperta della valenza terapeutica della fotografia, l’idea di immagine corporea che abbiamo di noi stessɜ e del mondo può cambiare, accettarsi e/o modificarsi, in un ambito che mette insieme arte e psicologia cercando un perfetto equilibrio tra mente e corpo.

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Di che colore è il tuo vuoto interiore?

“Oggi pomeriggio sono rimasto a letto per due ore in uno stato di annientamento simile alla depressione e a non so che altro: ho meditato sul Vuoto e ho rischiato di farne l’esperienza.” Emil Cioran Ecco una guida pratica per iniziare a prendere contatto con il tuo vuoto interiore.

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Come si racconta un’emozione?

Come si fa a raccontare un’emozione? Che potere ha la scrittura a proposito di blocchi e disagi emotivi? Scrivere e riscrivere può avere un riscontro positivo nella vita quotidiana? All’interno dell’articolo troverete alcune attività per iniziare a raccontarsi.

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7 modi per prendersi cura di sè

Quante volte ti capita di dedicare molto tempo al lavoro, al prenderti cura dз altrз, al riempire le giornate di impegni e continuare a sentirti insoddisfattə e senza energie? Quando parliamo di cura, parliamo di coraggio.. Il coraggio di prendersi cura di sé, dal latino coratum= cuore. Ecco una guida pratica per iniziare a prenderti cura di te stessə!

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Un film d’animazione che dovresti guardare…Encanto

L’importanza dell’imperfezione rende umani e l’importanza di narrare una storia imperfetta è un utile espediente per divulgare un concetto molto semplice ma di difficile accettazione: la perfezione non esiste. Il nucleo familiare è il primo nido in cui la mente də bambinə si sviluppa insieme ad un bagaglio emozionale e comportamentale. In una famiglia in cui la perfezione viene praticata in maniera ossessiva, lз componenti svilupperanno un pensiero per cui essere perfettamente integratз nelle regole e nei costrutti è più importante che essere felici. Viviamo in una società in cui essere perfettз è costantemente ribadito in modo compulsivo sulle piattaforme digitali e questo ci porta a dimenticare che la sola cosa importante è ciò che ci rende umani. Se non avete ancora visto il film, provate a guardarlo tenendo in considerazione i punti di questa narrazione, se lo avete già visto vi invito a ri-guardarlo in questa nuova prospettiva.

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Cucire per conoscersi

"Nonna, cosa si fa se si è disperatз?" "Si cuce, bambina mia. A mano, lentamente. Gustandosi ogni onda creata con le proprie dita." "Cucire fa allontanare la disperazione?" "No. Cucendo tu la decori. La guardi in faccia. L'affronti. Le dai forma. L'attraversi. E vai oltre." "Davvero è così potente cucire a mano?" "Certo cara. La gente non cuce più e per questo è disperata. Le sarte sanno che con ago e filo puoi affrontare qualsiasi situazione buia riuscendo anche a creare dei meravigliosi capolavori. Mentre muovi le tue mani è come se muovessi la tua anima in modo creativo. Se ti lasci trasportare dal ritmo ripetitivo del rammendo e del ricamo, entri in un vero e proprio stato meditativo. Riesci a raggiungere altri mondi. Ed il groviglio di fili emotivi dentro di te si ammorbidisce. Senza fare null'altro." "Cosa s'impara cucendo?" “Ad affrontare ogni punto. E basta. Senza pensare al punto successivo. Ci si focalizza sul punto presente, ad ogni cucitura. Che poi è quello che ci sfugge nella vita quotidiana. Siamo disperatз perché pensiamo sempre al futuro. E così facendo il ricamo diviene disarmonico, confuso, poco curato." "Sì, ma nonna... le preoccupazioni e le paure come si fanno a vincere con il cucito?" "Bambina mia… non le devi vincere. Le devi solo accogliere e comprendere. Cucendo tessi la trama della tua vita con le tue mani, sei tu a creare l'abito adatto a te stessa. Cucendo ti colleghi a quel filo sottilissimo che appartiene a tutta l'umanità e ai suoi misteri. Cucendo ti trasformi in un ragno che tesse la sua ragnatela raccontando silenziosamente al mondo tutti i segreti della vita. Intrecciando i fili intrecci i tuoi pensieri, le tue emozioni. E ti colleghi al divino che è in te e che tiene in mano l'inizio del filo." Elena Bernabè

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Un film d’animazione che dovresti guardare…

Nell'ultimo film della trilogia di Kung Fu Panda, il maestro Shifu rivolge a Po queste parole: “Io non cerco di trasformare te in me, io cerco di trasformare te in te”. Po inizialmente non comprende il messaggio del suo mentore, eppure qualcosa in lui inizia a muoversi verso la scoperta dell'energia interiore. Un po' come Shifu fa con Po, il cinema fa con noi. I film d'animazione non sono film per “bambinз”, sono film dedicati ad un mondo interiore con cui oggi è sempre più difficile entrare in contatto. Tramite l'utilizzo di uno strumento artistico quale il cinema, arrivano messaggi che l'Io decodifica e interiorizza. Studi neuroscientifici di tutto il mondo spiegano e affermano quanto la cinematerapia sia oggi un mezzo particolarmente valido per l'educazione emozionale e l'intelligenza emotiva.

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