INTRODUZIONE
La disforia di genere è una condizione di disagio e ansia che nasce dall’incongruenza tra il sesso alla nascita e l’identità di genere della persona. Essa rappresenta uno delle condizioni legate alla sfera sessuale ed affettiva che ha avuto, negli ultimi decenni, una forte risonanza. Infatti, negli ultimi vent’anni si è osservato un incremento di casi di disforia di genere, soprattutto nelle fasce d’età più giovani, e ciò ha reso ancora più rilevante trovare un trattamento adeguato, che consideri l’aspetto sia medico che psicologico e che porti a un rinnovamento della legislazione. Nell’articolo “Epidemiology of gender dysphoria and transgender identity”, Kenneth Zucker, psicologo e sessuologo, analizza l’incremento di casi di disforia di genere nelle persone più giovani, osservandone le caratteristiche principali e le sue peculiarità.
I SINTOMI
I primi sintomi di disforia tendono a comparire nei primi anni di vita, intorno ai 2-3 anni, ed essa persiste fino all’età adulta nel 6-23% delle persone biologicamente uomo ed il 12-27% di quelle biologicamente donna. Quindi meno di un terzo delle persone alle quali è stata diagnosticata la disforia di genere manterrà tale condizione anche nell’età adolescenziale. Se però essa riesce a mantenersi oltre la delicata fase della pubertà, raramente scomparirà col tempo e permarrà anche in età adulta.
I sintomi sono numerosi e non sempre facili da identificare, ciò nonostante è possibile collegarli a delle sensazioni di disagio e disgusto verso i cambiamenti che il corpo vive nella pubertà, al desiderio di voler sbarazzarsi dei propri genitali e di possedere quelli del sesso opposto e l’incertezza che il proprio genere sia allineato al corpo. Oltre a questi aspetti, i fattori sociali impattano sulla qualità della vita delle persone che soffrono di disforia di genere in vari ambiti, come ad esempio quello familiare o scolastico.
L’IMPATTO SOCIALE
Nel corso degli ultimi anni, la consapevolezza sociale rispetto alla disforia di genere ha subito un forte aumento e ciò è stato possibile per una serie di motivi. Alcuni di questi sono ad esempio una maggiore attenzione da parte deз genitorз rispetto ai comportamenti che lз figlз manifestano e che possono indicare la volontà di appartenere al genere opposto a quello biologico, ma anche attraverso il desiderio da loro esplicitamente espresso. Capita sempre più di frequente che questi vengano interpretati all’interno del contesto familiare in buona fede come possibile indicatore che lз loro figlз possano essere transgender. Un altro fattore che potrebbe aver contribuito è la sempre crescente de-stigmatizzazione della disforia di genere e dei comportamenti correlati, che hanno spinto lз genitorз ad avere una maggiore attenzione verso la salute mentale deз proprз figlз, indirizzandosi verso dei trattamenti con deз specialistз.
Purtroppo però non è sempre così semplice. Sono state infatti analizzate alcune delle possibili conseguenze sulla salute delle persone con disforia di genere. Per esempio, è stata dimostrata una maggiore incidenza neз bambinз con disforia di genere di depressione, umore basso e di tendenze autolesionistiche. Inoltre, essз vivono un numero drasticamente maggiore di episodi di bullismo a scuola. Nell’adolescenza, invece, sono più elevate le manifestazioni di ansia e depressione, ma anche di disturbi bipolari e schizofrenici. È quindi fondamentale progredire nelle ricerche su questo tema delicato, non solo per ottenere maggiori dati per studi futuri, ma e soprattutto per queste persone, che spesso,ancora oggi, non si vedono riconosciute nella società in cui vivono per ciò che realmente sono.
IL TRATTAMENTO
Bambinз e adolescenti con problematiche relative all’identità sessuale hanno la necessità di un maggiore supporto da parte di figure specializzate, le quali devono affrontare delle decisioni cliniche complesse quando elaborano dei trattamenti con le persone affette da disforia di genere. È importante intervenire nel rispetto di tutte le sfere della persona: personale, fisica e mentale. Ciò non sempre risulta semplice, e da questo nasce la necessità di avere delle linee guida precise. Scott Leibowitz e Annelou de Vries, nel loro articolo “Gender Dysphoria in Adolescence”, hanno approfondito le tendenze più diffuse attualmente nella pratica clinica. Innanzitutto sottolinea le aree in cui viene attuato il trattamento: quella sociale (ad esempio attraverso il lavoro di advocacy nelle scuole), psicologica (la psicoterapia individuale, la psicoterapia familiare e genitoriale, il completamento delle valutazioni di prontezza psicologica), ormonale (l’interruzione delle mestruazioni, la soppressione puberale e la terapia ormonale tra i sessi), psichiatrica (la gestione della psicofarmacologia), ma anche la consulenza sulla fertilità e l’allenamento vocale, e infine l’area chirurgica (ad esempio la chirurgia toracica). Successivamente, Leibowitz evidenzia una possibile criticità. Dice infatti che, lavorando in sinergia in un numero così vasto di aree, può succedere che lз professionistз possano avere delle difficoltà nella comunicazione tra di loro e che ci possano essere divergenze.
L’OBIETTIVO PER IL FUTURO
Si può quindi affermare che nello scenario riguardante la disforia di genere si sta vivendo un periodo di drastico rinnovamento, ed è quindi fondamentale che lз specialistз con diversa formazione inizino a collaborare per elaborare delle linee guida universali che abbraccino le loro diverse conoscenze ed esperienze con il benessere delle persone affette da disforia. Questo ambizioso obiettivo è possibile raggiungerlo migliorando la comunicazione tra lз operatorз sanitari, al fine di stabilire una maggiore chiarezza nei ruoli, fiducia e comprensione di possibili discrepanze di posizione ideologica. Questo aspetto influenzerà non solo il loro operato ma anche la qualità della vita delle persone, che potranno riporre piena fiducia in queste figure in un mondo che non sempre è in grado di supportare appieno.
Fonti
https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/d/disforia-di-genere#vivere-con
Holt, V., Skagerberg, E., & Dunsford, M. (2016). Young people with features of gender dysphoria: Demographics and associated difficulties. Clinical child psychology and psychiatry, 21(1), 108-118.
Leibowitz, S., & De Vries, A. L. (2016). Gender dysphoria in adolescence. International Review of Psychiatry, 28(1), 21-35.
Zucker, K. J. (2017). Epidemiology of gender dysphoria and transgender identity. Sexual health, 14(5), 404-411.
Immagini
- https://unsplash.com/it/foto/personne-tenant-du-papier-dimprimante-blanc-IDxuUey3M5E
- https://unsplash.com/it/foto/una-folla-di-persone-con-mascherine-e-cartelli-OwMta0L8jpk
- https://unsplash.com/it/foto/ragazza-in-piedi-vicino-alle-piante-wx3JOq0Xbh4
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- https://unsplash.com/it/foto/persona-in-maglione-rosso-che-tiene-la-mano-del-bambino-Zyx1bK9mqmA
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