Quando si è giovani, la condizione dell’anzianə non è che una proiezione sulla quale si elaborano ipotesi e previsioni. Spesso sono lɜ giovani ad esprimersi sull’anzianità e questo ne restituisce una concezione disseminata di stereotipi e luoghi comuni. Questi cliché giocano un ruolo fondamentale nell’incrementare la paura dell’invecchiamento, che rischia di essere percepito come una condanna, soprattutto se ci si lascia trasportare dai dettami di una società che premia la sovraesposizione del sé, la prestanza e la bellezza giovanile, lasciando fuori dai riflettori l’anzianə e tutto ciò che lə riguarda.
L’eccessiva preoccupazione per l’invecchiamento, denominata in psicologia “gerascofobia”, può risultare da diverse motivazioni e principalmente si tratta di un vero e proprio processo di negazione. Non si accettano i segni del tempo né tantomeno i rischi che esso porta con sé, come ad esempio l’incapacità di prendersi cura di sé stessɜ, la vulnerabilità, la solitudine. Alla radice di tutto questo c’è spesso una radicata insicurezza irrisolta, un’estrema insoddisfazione di ciò che si è. Si innesca facilmente una lotta interiore, che con il passare del tempo e il sopraggiungere della vecchiaia rischia di inasprirsi piuttosto che affievolirsi.
In questo quadro, va citato anche il pensionamento. La cessazione delle attività lavorative è uno scoglio arduo da superare: spesso può generare da un lato un senso di liberazione, ma dall’altro una forte destabilizzazione, che sfocia poi in tristezza e depressione.
Una persona impreparata ad affrontare stati emotivi di questo tipo può accusare il colpo molto gravemente. Assistere a situazioni difficili riguardanti persone anziane, oppure evitare il contatto con lɜ anzianɜ e con il loro modo di vivere, può essere penalizzante, perché la fobia dell’invecchiamento potrebbe risultare avvantaggiata.
Erikson, celebre psicoanalista tedesco naturalizzato statunitense (1902 – 1994), parlava del periodo della senescenza come di un periodo in cui si riflette sul proprio vissuto, si tirano le somme di un’intera esistenza. Un bilancio critico, il cui esito negativo potrebbe scagliare un individuo in un vortice di disperazione e di disprezzo per sé stessə da cui è difficile uscire. Da qui si capisce quanto sia importante affrontare con successo questi conflitti interiori, per poter essere in grado di affrontare le sfide che le fasi successive della vita potrebbero presentare.
Se si dissipasse il filtro psicologico nei confronti dell’invecchiamento e si parlasse di più di anzianità a livello societario, assisteremmo al diffondersi di una maggior consapevolezza e magari di un vantaggioso dialogo, che spingerebbe giovanɜ e anzianɜ ad essere lɜ unɜ il supporto deɜ altrɜ.
FONTI:
https://www.elle.com/it/emozioni/psicologia/a23449137/invecchiare-bene/
https://www.metodo-ongaro.com/blog/combattere-paura-invecchiare
https://www.alfemminile.com/psicologia/paura-di-invecchiare-s4044408.html
https://lamenteemeravigliosa.it/le-fasi-dello-sviluppo-psicosociale/