Still I Rise – Puoi dormire tranquillə stanotte. Non vivi a Samos.

#StillIRise è un’organizzazione indipendente fondata da Nicolò Govoni che sta provando ad offrire istruzione, protezione e dignità a bambinз che si trovano a vivere in situazioni in cui i diritti umani sono costantemente violati.

Il tutto nasce da un’esigenza fondamentale: dare un futuro a coloro che vivono all’interno di contesti di abusi continui come gli hotspot di Samos. Ci sono infatti moltissimз minori che vivono in luoghi in cui nessunə dovrebbe mai mettere piede. Gli hotspot, inizialmente pensati come luoghi di “sosta”, luoghi in cui le persone idealmente potevano arrivare per poter essere poi soccorse a livello medico e di prima assistenza, oltre che per ricevere informazioni anche tecniche e burocratiche sul paese di arrivo, sono diventati una gabbia da cui non si può fuggire (in Italia ne abbiamo 4: Pozzallo, Lampedusa, Trapani e Taranto).

In Grecia, esiste Samos, quella che è definita come “la vergogna d’Europa”. Un posto capace di far perdere speranza a chiunque, anche aз bambinз.

Qui nasce Mazì (che significa “insieme”). Mazì è una scuola. Una scuola aperta nel pieno di un campo profughi adibito per 648 persone dove però vivono ancora più di 7.000 persone richiedenti asilo, di cui più di 400 minori non accompagnatз. Mazì rappresenta ad oggi l’unica alternativa ad una vita che nessunə bambinə si merita, laddove abusi fisici, psicologici e sessuali, anche da parte delle autorità, sono all’ordine del giorno.

Govoni fonda una scuola. La fonda in un contesto in cui le barbarie sono la realtà quotidiana, e la cultura non è certo una priorità. Fa una scommessa, scommette sul futuro dз bambinз. È rivoluzionario. Apre una scuola in mezzo ad una prigione a cielo aperto, dove le persone sono detenute senza che siano stati commessi reati, in barba alle disposizioni di detenzione internazionale e ai più basilari diritti.

Nicolò Govoni e la sua squadra si attivano per dare una vera e propria istruzione aз abitanti invisibili del campo profughi. Aз bambinз presenti nel campo è stato tolto tutto, ed è importante e necessario portare avanti un lavoro complesso, cucito su ognunə di loro, per far emergere capacità empatiche, riflessive, competenze e soprattutto per renderlз consapevoli dei loro diritti in quanto minori.

Govoni fonda #StillIRise. E assieme a lui c’è Giulia Cicoli. La fondano senza chiedere soldi a organizzazioni o al Governo. È indipendente e vuole restarlo. Le donazioni non si fanno attendere, e Govoni inizia a scrivere. Scrive per lз bambinз. Scrive per denunciare, per raccontare, per cambiare la narrazione di ciò che avviene sotto gli occhi dell’Europa. Un’Europa consapevole, che non agisce. La stessa Europa che aveva condannato gli orrori del nazifascismo al grido di “mai più”. 

Scrive quattro libri: “Bianco come Dio” e “Se fosse tuo figlio”, successivi a “Uno” del 2015. Propone laboratori di fotografia che vengono poi pubblicati (“Attraverso i nostri occhi”) e portati in giro per essere mostrati a tuttз. Su Amazon crea una wish list affinché chiunque possa comprare articoli ed oggetti necessari alla vita nel campo.

Govoni e Cicoli combattono insieme contro i soprusi del campo, e la Corte Europea dei Diritti Umani gli dà ragione. È la prima volta, ed è un precedente fondamentale per le successive battaglie.

Nicolò usa i social per creare una frattura nella narrazione dell’immigrazione, per portare la vita reale senza mai rendere pornografico il dolore. Tutela lз bambinз con ogni mezzo. È costretto a perdere alcune battaglie per andare avanti. Rischia la vita, viene denunciato e minacciato più volte. Tutto questo ha un impatto enorme sulla sua persona e sul suo team, composto da uomini e donne giovani, estremamente competenti ed affiatatз.

Nei suoi libri, e nel suo #TedTalk si espone anche contro il volonturismo; i “viaggi di volontariato” portati avanti da agenzie che permettono alle persone bianche di rapportarsi con situazioni di difficoltà e povertà che vengono mantenute tali. Con queste esperienze infatti, si permette alle persone ricche di “fare esperienza”, di crearsi un bagaglio culturale da mettere sul CV, e di arricchirsi umanamente. Ma lasciano indietro le persone. Di chi resta, non interessa niente a nessunə. Si oppone all’idea di un colonialismo bianco. Combatte i circoli viziosi della dipendenza dalle organizzazioni presenti sul territorio.

Nel 2020 è nominato a Premio Nobel per la Pace.

Pubblica un nuovo libro: “Il dizionario dell’anima”. Tutti i soldi raccolti finanziano #StillIRise, che inizia ad espandersi e arriva oltre il Mediterraneo. Vuole che lз bambinз abbiano una reale possibilità. Vuole far sì che ciò che viene insegnato a Mazì e oltremare venga riconosciuto a livello internazionale. Ottiene una certificazione internazionale. #StillIRise offre infatti educazione, sicurezza e protezione a minori profughi. Lo fa in quattro luoghi specifici: Grecia, Kenya, Turchia e Siria.

Si insegnano materie come l’inglese, il rispetto e consenso, educazione alla salute e alla sessualità; si lavora sulle emozioni, sulla parità di genere, alternando il tutto ad attività ricreative e spensierate, che prima non esistevano.

Il metodo di insegnamento parte da esigenze reali delle persone, e si divide in insegnamento “in emergenza” e “per ricostruire”.

Govoni si attiva a livello legale, porta avanti denunce, subisce minacce, ritorsioni ma non si ferma. Arriva fino al Parlamento Europeo, grazie anche a Pietro Bartolo (@pietrobartolo), e solleva una questione importante: come viene gestito l’hotspot di Samos? Dove vanno a finire i finanziamenti europei? Cosa ne è dei diritti umani violati?

La crisi climatica, gli incendi divampati nel campo profughi di Samos, l’indifferenza delle istituzioni e per ultima la pandemia, hanno inasprito ancora di più le diseguaglianze economiche e sociali.

Nessunə si sta interessando alle condizioni igienico-sanitarie, mediche e psicologiche di questз bambinз, che stanno pagando conseguenze estreme sulla loro pelle.

Però possiamo dormire tranquillз. Non siamo a Samos. Qui siamo al sicuro.

Fonti:

Canali social @nicologovoni

#StillIRise: www.stilliriseandgo.org

Open: https://www.open.online/2020/06/20/nicolo-govoni-27enne-scuole-rifugiati-campi-smette-esistere/

Linkiesta: https://www.linkiesta.it/2020/01/grecia-campi-migranti-bambini/

Ministero dell’Interno: http://www.libertaciviliimmigrazione.dlci.interno.gov.it/it/hotspot

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