Al giorno d’oggi, quando si parla di gelosia si citano molto frequentemente smartphone e social network. La gelosia è un sentimento più o meno intenso e frequente, caratterizzato dalla paura di perdere la persona amata e/o dividere tale amore con persone terze alla coppia.
I social media e i cellulari, grazie alle loro caratteristiche di accessibilità e connessione, ci permettono di essere in contatto, potenzialmente, con chi vogliamo. Sempre potenzialmente, queste tecnologie possono essere le perfette alleate di un* partner infedele per coprire e agevolare le comunicazioni con persone terze, e possono essere altrettanto utili per un* partner gelos* nel mettere in azione un efficace monitoraggio.
Visto il recente uso esponenziale di tecnologie e social network, la ricerca psico-sociale si è fortemente concentrata sullo studio de* grandi utilizzator* di social media: gli/l* adolescenti. Questo articolo ha lo scopo di mettere in luce comportamenti di gelosia, facilitati dall’uso di social media e la concezione di “monitoraggio”.
Un esempio? Le password. Alcune ricerche hanno scoperto che è molto comune che gli/l* adolescenti condividano le password all’inizio di una relazione sentimentale, come importante segno di fiducia e impegno. Il fatto di essere monitorati sui social è – per alcun* giovani – una routine della coppia, che innegabilmente nasconde controllo e gelosia intrinseca verso il/l* partner. È lecito domandarsi come la normalizzazione dell’invasione dello spazio personale, seppur virtuale, possa essere potenzialmente pericolosa per lo sviluppo di comportamenti di possessività, gelosia e relazioni amorose disfunzionali.
Le relazioni adolescenziali sono talvolta influenzate da esperienze d’insicurezza relazionale e gelosia. Studi dimostrano che l’uso della tecnologia sembra aver reso più difficile il raggiungimento di stabilità all’interno delle relazioni sentimentali.
I siti di social networking possono svolgere un ruolo importante nel provocare sentimenti d’incertezza relazionale.
- I social consentono a* propri* utenti di connettersi con più persone, alcune delle quali sono sconosciute al* partner romantic*;
- Consentono di rimanere in contatto con ex partner e con persone con cui c’è o c’è stata attrazione;
- Hanno il potenziale di diffondere ampiamente informazioni che in precedenza non erano facilmente accessibili.
- Alcune delle informazioni disponibili sui social media sono decontestualizzate e facilitano le incomprensioni;
- I social media danno accesso a informazioni e foto delle storie passate del* propri* partner ( gelosia retroattiva);
- Le azioni sui social sono spesso pubbliche, e questo promuove la “gelosia da Likes” su commenti, video o foto. Questa può scatenarsi nel vedere nuove foto del* partner romantic* con persone potenzialmente attraenti per l*i o quando il/l* partner aggiunge una nuova connessione al suo profilo.
GELOSIA IN AZIONE : MONITORAGGIO
Un modo in cui si può esprimere la gelosia sui social media è attraverso il monitoraggio e la sorveglianza di comportamenti digitali, che possono essere considerati come forma di violenza emotiva o psicologica negli online dating.
Uno studio belga ha indagato 466 adolescenti (età compresa tra i 16 e i 22 anni) e il 32,8% de* adolescenti partecipanti allo studio ha dichiarato di essere stat* monitorat* tramite e-mail, messaggi di social network o messaggi di testo del cellulare dal* loro partner, senza il loro permesso.
I comportamenti di monitoraggio online sono spesso facilitati da pratiche Internet non sicure delle vittime, come il mancato utilizzo di adeguate misure di tutela della privacy.
Ciò consente di controllare e monitorare il/l* partner più facilmente e con meno restrizioni.
Inoltre, il social media può creare una distanza “fisica” tra chi perpetua la gelosia attraverso il monitoraggio e la vittima.
Questo fa sì che le vittime non siano necessariamente consapevoli di essere monitorate e tanto meno della frequenza.
I comportamenti di monitoraggio e gelosia digitale possono anche essere percepiti come più socialmente accettabili, data la loro limitazione ad uno spazio virtuale e l’assenza di prove fisiche o atti fisici. Studi hanno scoperto che gli/l* adolescenti a volte percepiscono il controllo e il monitorare i comportamenti come fastidiosi ma innocui, o addirittura come un segno di amore e cura.
La verità è che in un’ottica preventiva, questi comportamenti vanno valutati, controllati e modificati per promuovere l’essenziale rispetto degli spazi altrui, all’interno di una relazione, e il rispetto verso una comunicazione relazionale efficace nella coppia. Gelosia, monitoraggio, controllo dello spazio virtuale e fisico altrui possono esacerbarsi in un mix pericoloso di atteggiamenti di possessività e gelosia tossica verso il/l* partner.
FONTI
Van Ouytsel, J., Walrave, M., Ponnet, K., Willems, A. S., & Van Dam, M. (2019). Adolescents’ perceptions of digital media’s potential to elicit jealousy, conflict and monitoring behaviors within romantic relationships. Cyberpsychology-journal of psychosocial research on cyberspace, 13(3).
Baker, C. K., & Carreño, P. K. (2016). Understanding the role of technology in adolescent dating and dating violence. Journal of Child and Family Studies, 25, 308-320.
Bevan, J. L. (2017). Liking, creeping, and password sharing: Romantic jealousy experience and expression and social networking sites. In N. M. Punyanunt-Carter & J. S. Wrench (Eds.), The impact of social media in modern romantic relationships (pp. 165-181). Lanham, MD, US: Lexington Books.
Van Ouytsel, J., Ponnet, K., & Walrave, M. (2018). Cyber dating abuse victimization among secondary school students from a lifestyle-routine activities theory perspective. Journal of Interpersonal Violence, 33, 2767-2776.