I nostri organi genitali sin dalla nascita sono fatti in modo che la loro stimolazione procuri piacere, è ovvio quindi che un* bambin*, nella normale esplorazione di sé e del mondo, si imbatta anche in quel piacere e tenda a ripeterlo.
La masturbazione infantile è un atto che nasce spontaneamente nel bambino e nella bambina (intorno ai 2 anni, ma l’età è assai variabile) ed è funzionale all’autoscoperta del proprio corpo e della propria genitalità.
Non è raro osservare questi comportamenti in bambin* mentre giocano soprattutto da soli, strusciando la propria zona genitale su un giocattolo, oppure contro il letto o il divano mentre riposano.
La masturbazione infantile grazie proprio al piacere fisico che ne consegue ha una funzione di scarico delle tensioni e dell’ansia, di momento autoconsolatorio, di autointrattenimento e rilassante simile a quello che può essere il succhiarsi il pollice.
Essere rimproverati per quest’atto, potrebbe portare ad un aumento dell’attività masturbatoria proprio a causa del senso di colpa e del nuovo carico di ansia provocato dalla reazione dell’adulto.
Sgridare, impedire, spaventare, esortare alla moderazione e distrarre sono manovre che veicolano, confusamente, un messaggio di disapprovazione e squalifica.
Questo potrebbe produrre anche una “fissazione”: non alla masturbazione, ma alla masturbazione conflittuale angosciata. A danneggiare, allora, saranno il senso di colpa, la conflittualità, l’angoscia, non la masturbazione.
Occorre invece durante questa naturale fase dello sviluppo accompagnare ed educare alla consapevolezza dello spazio privato e del concetto di intimità, all’importanza del rispetto e della cura del proprio corpo e al fatto che l’esplorazione del corpo sia una questione personale e che non preveda a questa età l’altro.
In questa delicata fase è importante che bambini e bambine riflettano sull’importanza del chiedere il permesso rispetto alla gestione del proprio corpo e di quello degli altri e dell’importanza di dire no quando percepiscono qualcosa che non gli piace, questo per imparare a tutelarsi rispetto ad eventuali abusi e violenze.
Nei Tre saggi sulla teoria sessuale, Freud scriveva che “una delle credenze popolari sulla pulsione sessuale consiste nel ritenere che essa sia assente nell’infanzia e che si risvegli soltanto nel periodo di vita che si definisce pubertà. Questo non è soltanto un errore banale, bensì anche un errore che comporta gravi conseguenze …”.
La masturbazione infantile è una occasione di sperimentazione e gioco che non ha nessuna connotazione legata alla sessualità adulta, deve essere considerata come comportamento naturale e non deve essere stigmatizzata.
Un atteggiamento di riprovazione o punitivo, rischia di sviluppare nel bambino dei tabù o delle reazioni negative nei confronti della sessualità.
È utile nel momento in cui si scopre questo nuovo modo di provare piacere che i genitori, magari con l’aiuto di un libro adatto all’età, raccontino al* bambin* come sono fatti, a cosa servono e come funzionano i loro genitali.
Il ricorso molto frequente alla masturbazione, nell’ambito della stessa giornata o particolarmente prolungato, accompagnato da un isolamento dagli altri bambini, potrebbero essere anche un segnale di un disagio affettivo e/o psicologico che è importante ascoltare e approfondire.
FONTI:
“La stanza degli affetti.L’educazione affettiva, emotiva e sessuale dei bambini e degli adolescenti” Roberta Giommi. Giunti