Il ricatto a sfondo sessuale sul web, conosciuto con il nome di sextortion, è una delle truffe più conosciute e diffuse.
Da un report su scala mondiale pubblicato da Sophos, un’azienda specializzata in sicurezza informatica, si è visto che tra settembre 2019 e febbraio 2020, sono state diffuse milioni di email classificabili come sextortion e l’Italia si è classificata al decimo posto per numero di attacchi, rivelandosi come un paese fortemente a rischio.
Il Sextortion, o ricatto sessuale, consiste nel minacciare di rendere pubbliche le informazioni private di una vittima a meno che questa non paghi dei soldi all’estorsor*.
In un’era digitale come la nostra, le informazioni potrebbero includere frammenti di messaggi di testo sessuale (sexts), foto private e ancora video.
Le vittime spesso si vergognano e temono la condanna pubblica; chiedere aiuto vorrebbe dire rivelare segreti che cercano di nascondere disperatamente.
La maggioranza delle vittime sono adolescenti.
E’ importante tenere a mente che qualsiasi cosa condivisa online può essere resa pubblica e può essere letta da chiunque, da* vostr* migliore amic*, a* vostr* insegnanti e nonn*.
Navigate in maniera sicura. Utilizzate password efficaci e aggiornate sempre i vostri software di sicurezza.
N.B. Il presente articolo è stato scritto in collaborazione con AIED Consultorio di Milano