La sessualità è parte integrante della vita di ciascunə di noi. Dall’infanzia fino all’anzianità, l’argomento sessualità attraversa trasversalmente le nostre vite e i rapporti con noi stessз, lз altrз e la società. Spesso però questa sua rilevanza viene ridotta esponenzialmente, rilegando l’argomento ad adultз. Riconoscendo tuttavia la sua importanza, da anni si cerca di trovare un modo per integrare la sessualità e la formazione, specialmente per le fasce più giovani della popolazione. Ecco qui che nasce l’idea di promuovere un’educazione sessuale, in grado di informare e sensibilizzare bambiniз e ragazzз a temi quali la salute riproduttiva, prevenzione della violenza di genere, abbattimento degli stereotipi e miglioramento delle relazioni tra pari e con se stessз. Purtroppo, l’educazione sessuale è un argomento sensibile, oggetto da decenni di numerosi dibattiti tra genitori, leader politici e religiosi. Ma quali sono i benefici? E quali dubbi ancora ci tormentano? Cerchiamo insieme di svelare tutte le sfaccettature di questo tema tanto complesso quanto fondamentale.
EDUCAZIONE SESSUALE: UN CONFRONTO TRA EUROPA E ITALIA
Numerosi stati del Consiglio d’Europa hanno fatto progressi in materia, e attualmente sono 20 gli stati europei in cui vige l’obbligo di impartire l’insegnamento dell’educazione sessuale aз studentз della scuola primaria e secondaria. La realtà, tuttavia, risulta più complessa e frammentata: i programmi promossi infatti variano considerevolmente tra uno Stato e l’altro, addirittura a volte nello stesso territorio. Ciò è terreno fertile per le opposizioni, che non solo si oppongono all’istituzione di programmi ufficiali nell’ambito dell’educazione sessuale, ma anche a garantire il riconoscimento di diritti umani a specifici gruppi della popolazione, tra i quali le donne e i membri della comunità LGBTI+.
Ciò nonostante, numerosi stati del Consiglio d’Europa hanno fatto progressi in materia, al fine di permettere aз studentз di conoscere il proprio corpo e di possedere delle conoscenze relative alla parità di genere, all’orientamento sessuale, e su come stabilire delle relazioni sane. Ad esempio, la pioniera Svezia, che fin dal 1955 propone dei programmi a tema educazione sessuale comprensivi, proposti fin dalla precoce età, e che coprono una vasta gamma di argomenti, dal consenso alle relazioni interpersonali; la Danimarca, che con il suo approccio aperto promuove la salute sessuale e le relazioni positive; e i Paesi Bassi, i cui programmi sono spesso incentrati sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e sulla promozione di scelte consapevoli.
In Italia invece? A livello statale, l’educazione sessuale non è obbligatoria e, quando è proposta, il target sono lз 14enni , la media anagrafica più alta in Europa insieme a Cipro. Nel 2015, l’iniziativa di Governo elaborata per promuovere le “Linee guida nazionali per l’educazione affettiva, sessuale e sulla salute riproduttiva” è stata interrotta a causa di una forte opposizione e di una campagna di disinformazione, un fenomeno che sta colpendo anche altri stati europei e i loro corsi di educazione sessuale. Per fermare tutto ciò è importante conoscere i benefici dell’educazione sessuale, osservati nel corso dei decenni e riconosciuti a livello scientifico.
L’IMPORTANZA DI RICEVERE UN’EDUCAZIONE SESSUALE
Nel 2018 l’Unesco ha pubblicato una versione aggiornata delle linee guida sull’educazione sessuale (International technical guidance on sexuality education) al fine di promuovere nelle persone: “conoscenze, competenze, atteggiamenti e valori che li mettano in grado di: realizzare la propria salute, il proprio benessere e la propria dignità; sviluppare relazioni sociali e sessuali rispettose; considerare il modo in cui le loro scelte influiscono sul proprio benessere e su quello degli altri; comprendere e garantire la tutela dei propri diritti per tutta la vita”. L’educazione sessuale si lega quindi non solo ai diritti riproduttivi o quelli strettamente connessi all’ambito sessuale, ma anche a quelli umani. Inoltre, essa rappresenta un’importante risorsa per ridurre l’esposizione e combattere la violenza gli abusi e la discriminazione. La Convenzione di Lanzarote (2018) ha chiesto agli Stati europei di garantire aз minori di ricevere informazioni sui rischi legati allo sfruttamento e abusi sessuali durante i cicli di istruzione primaria e secondaria, designando la scuola come l’ambiente più favorevole per parlarne.
L’educazione sessuale, infatti, si è rivelata un’importante risorsa nel sensibilizzare lз bambinз rispetto ai rischi legati all’uso di internet, in particolare durante la pandemia di COVID-19 in cui i casi di minori vittime di adescamento online, cyberbullismo ed estorsione sessuale erano aumentati. Inoltre, essa può essere uno strumento utile per prevenire la violenza di genere e la discriminazione delle donne, come evidenziato dalla Convenzione di Istanbul (2011), promuovendo ruoli di genere non stereotipati ed educare al rispetto, al consenso e alla risoluzione non violenta dei conflitti. L’educazione alla sessualità è utile anche nella sensibilizzazione rispetto ai diritti sessuali e riproduttivi (in particolar modo all’utilizzo di metodi contraccettivi e all’aborto in maniera sicura). I dati dimostrano che i paesi privi di programmi scolastici sull’educazione sessuale presentano tassi di gravidanza adolescenziale significativamente più elevati. Infine, un’adeguata formazione in ambito sessuale può permettere alle persone appartenenti alla comunità LGBTI+ di crescere e vivere in un ambiente più inclusivo, dato che spesso sono vittime di bullismo ed più esposte al rischio di autolesionismo e suicidio. Aiutare lз bambinз a comprendere il significato di termini quali orientamento sessuale, identità di genere e sfatare i falsi miti può fare la differenza per la vita di queste persone, creando un ambiente più inclusivo e paritario, in cui viene considerata anche la loro sessualità.
COSA CARATTERIZZA UNA BUONA EDUCAZIONE SESSUALE?
Uno dei primi aspetti che è importante definire, al fine di creare programmi scolastici olistici e validi sulla sessualità, è quello legato alla personalizzazione. È fondamentale che i programmi siano calibrati in base alle abilità e alla fase dello sviluppo vissuta daə bambinə. Oltre a ciò, un buon programma di educazione sessuale deve basarsi su conoscenze scientifiche, che lo renderanno di conseguenza più affidabile. Inoltre, è cruciale che le famiglie conoscano gli argomenti che verranno trattati. Infatti, al fine di promuovere inclusione e rispetto è importante conciliare l’aspetto culturale e religioso che vige in ambito familiare con l’educazione sessuale proposta. Per realizzare è necessario un dialogo sistemico tra scuola, famiglia e comunità. Un’altra sfaccettatura che non può essere ignorata e che può aumentare le possibilità di successo di un programma di educazione sessuale è la possibilità di coinvolgere lз giovani. Grazie a loro, infatti, è possibile ottenere feedback diretti riguardanti la loro utilità ma anche le necessità che lз giovani sentono il bisogno di colmare. Una fascia della popolazione studentesca spesso dimenticata è quella composta daз studentз con disabilità, la cui sessualità viene ignorata e stereotipata (infatti comunemente viene considerata inesistente). Per coinvolgerlз, si possono usare numerose risorse, ad esempio impartire dei programmi online, in modo da renderli fruibili anche aз studentз non scolarizzatз. Infine, per creare dei programmi affidabili e validi è decisivo partire dalla radice, fornendo aз insegnanti una formazione in materia, a prescindere dal fatto che essз siano coinvoltз nell’erogare direttamente i corsi di educazione sessuale.
Per concludere, perché è utile l’educazione sessuale? Essa è utile per:
- riconoscere i propri diritti e quelli altrui;
- tutelare la propria salute;
- promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della sessualità e nei rapporti con lз altrз.
Sulla base di ciò nasce Loveducation, la campagna di advocacy creata da Eduxo incentrata sull’educazione affettivo-sessuale rivolta aз giovani. L’obiettivo principale di Loveducation è quello di fornire strumenti e informazioni utili per affrontare in modo sano e consapevole la sessualità, le relazioni e le proprie emozioni attraverso la stesura di un DDL che introduca un programma nazionale definito e allineato con gli standard europei. Per realizzare ciò, Eduxo si affida ad un team di volontarз con una formazione diversificata (dalle scienze sociali alla psicologia, dal diritto all’antropologia) che attraverso le loro conoscenze sta lavorando per rendere la società italiana più inclusiva e informata.
FONTI
https://www.istat.it/it/files/2017/11/ISTANBUL-Convenzione-Consiglio-Europa.pdf
https://rm.coe.int/t-es-2017-12-en-final-lanzarotecommitteereportcircleoftruststrategies/16807b8959
https://www.unfpa.org/sites/default/files/pub-pdf/ITGSE.pdf https://www.bzga-whocc.de/fileadmin/user_upload/Dokumente/BZgA_IPPFEN_ComprehensiveStudyReport_Online.pdf
Articolo di Marta Finazzi
Revisione di Giorgia Pelagatti