Sapete che anche in Africa esiste una muraglia ed é completamente naturale perchè è fatta da alberi? Il Great Green Wall sarebbe una “installazione” di alberi ideata negli anni ‘50 da Richard Baker, non ancora del tutto completata.
Copre una fascia che va da ovest a est del continente (dal Senegal a Gibuti) larga 8 kilometri e profonda 15.
Il Great Green Wall idealmente è un muro di alberi che dovrebbe frenare l’avanzata del deserto del Sahara.
Infatti il deserto, negli ultimi anni è avanzato del 10%.
Ma il problema si conosceva già all’inizio del ‘900, quando si iniziarono a percepire i primi effetti della desertificazione.
Nelle intenzioni del suo ideatore, la “cintura di alberi” avrebbe dovuto frenare l’avanzata del deserto e avrebbe reso più fertile il terreno.
Questo avrebbe avuto diverse conseguenze positive.
Terreno più fertile significa più aree coltivabili.
E con più aree coltivabili aumenta la produzione agricola.
Perciò a lungo termine l’installazione del “muro verde” avrebbe inciso su problemi come fame, povertà, mancanza di lavoro, siccità, migrazioni, etc.
Il progetto restò inattuato per un po’, finchè nel 2002 fu ripreso su iniziativa del governo del Ciad e riadattato in occasione della “Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità”.
Tra i problemi riscontrati nella sua realizzazione: aridità del terreno, scarsità di tecnologie per l’irrigazione, frammentazioni politiche, scarso monitoraggio del progetto.
Se completato sarebbe stata l’infrastruttura più grande del mondo, superando anche la Barriera corallina.
Nel 2007 fu rilanciato e in realtà la versione odierna non è un vero “muro” come si potrebbe pensare, ma qualcosa di più complesso: una serie di interventi coordinati fra gli stati della regione del Sahel, mirati a fermare la desertificazione.
Oggi nel progetto sono coinvolti 20 Paesi africani, della fascia subsahariana ma non solo. Senegal, Niger, Ciad, Mauritania…
In altri continenti, dall’Asia all’Europa, var* architett* si sono ispirati al progetto nel pensare a interventi sul territorio volti a combattere il cambiamento climatico.
Il progetto è stato fatto rientrare negli obiettivi per lo sviluppo sostenibile stilati dall’UN e previsti per il 2030, ma ad oggi non tutti i Paesi stanno riuscendo a implementare il progetto con la stessa facilità e per molti osservatori esterni la riuscita entro quella data è in dubbio.
Fonti:
https://www.au-senegal.com/haidar-el-ali-la-grande-muraille-verte-concerne-chaque-senegalais,15824.html?lang=fr
https://lospiegone.com/2020/03/01/il-great-green-wall-in-africa-impatto-e-limiti-del-progetto/