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La società autocentrica: ripensare le città per un futuro più sostenibile 

Nel tessuto della nostra società moderna, il concetto di autocentrismo si è radicato profondamente, influenzando non solo la nostra mobilità, ma anche il modo in cui concepiamo le nostre città e lo spazio pubblico. Ma cosa significa esattamente essere una società autocentrica? E perché questo modello è diventato problematico per la nostra società contemporanea?

L’autocentrismo è un concetto secondo il quale l’automobile è al centro del sistema di trasporti e della pianificazione urbana. Le città autocentriche sono progettate principalmente per le auto, con strade ampie, parcheggi estesi e infrastrutture pensate per facilitare il transito delle stesse. Tuttavia, questo modello ha conseguenze significative sia sull’ambiente che sulla qualità della vita delle persone.

Uno degli aspetti problematici è lo spazio che le auto occupano nelle nostre città. Come citato nell’articolo di Ambiente e non solo…, nelle fonti, questo rimane un fattore estremamente sottovalutato e difficilmente studiato con lo scopo di quantificarlo. Nello studio da loro condotto (con le dovute premesse sul fatto che i dati sono molto difficili da analizzare, se non introvabili), si evidenzia come le automobili occupano una percentuale sproporzionata dello spazio urbano, con parcheggi, strade e autostrade che si estendono a discapito di spazi verdi, aree pedonali e piste ciclabili.

Questa configurazione urbana non solo contribuisce all’espansione del cemento e dell’asfalto a scapito della natura, ma rende anche le città meno vivibili e più inquinate.

Inoltre, questo modello di società promuove una dipendenza continua dall’uso dell’automobile, aumentando l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra, due dei principali fattori che non fanno altro che aggravare la crisi climatica. Questo circolo vizioso si alimenta da solo, contribuendo all’inarrestabile aumento delle temperature globali.

Diventa quindi cruciale ripensare il nostro concetto di città e di mobilità. Iniziative come il “Bike-to-Work Day”, istituito negli Stati Uniti – nel 2024 era il 17 maggio -, promuovono l’uso della bicicletta come alternativa sostenibile all’automobile per i pendolari. 

Altre iniziative simili sono emerse in tutto il mondo, compresa l’Italia. La FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) propone per l’undicesimo anno la giornata dedicata al Bike-to-Work, che nel 2024 sarà il 20 settembre. 

Tuttavia, la transizione verso una società meno autocentrica richiede un impegno collettivo e un cambio di mentalità. È necessario ridisegnare le nostre città ponendo al centro il benessere delle persone anziché l’automobile. Questo significa investire in infrastrutture per pedoni e ciclisti, ridurre lo spazio dedicato alle auto e migliorare il trasporto pubblico in tutte le zone di Italia, tenendo in considerazione le necessità deз cittadinз.  

Come sempre, vi invitiamo ad associarvi e a farci sapere cosa ne pensate!

FONTI 

https://www.lifegate.it/citta-autocentrica-stop

https://fiabitalia.it/eventi/bike-to-work-day-2024

https://ambientenonsolo.com/quanto-spazio-occupano-le-auto-nelle-nostre-citta/

https://ambientenonsolo.com/il-modello-autocentrico-e-le-strade-il-concetto-di-stroad/

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