Tra libertà e sfide, un’Europa senza frontiere è ancora possibile? 🇪🇺
La nascita dell’area Schengen fino al 2025: le norme che le hanno dato vita, l’espansione e la riforma del codice frontiere, fino all’allargamento a due nuovi Stati (Romania e Bulgaria). Come si è evoluto uno dei diritti fondamentali deз cittadinз europeз.
L’Area Schengen da un Punto di Vista Legislativo
La libertà di circolazione negli Stati Membri è un diritto garantito sin dalla costituzione delle tre comunità europee. Infatti, già nel Trattato di Roma del 1957 era previsto il diritto alla libera circolazione dei lavoratori e delle lavoratrici. (articolo 48). L’integrazione di diverse aree economiche e delle competenze delle varie istituzioni europee, come anche la maggiore connessione tra gli Stati Membri, hanno portato alla decisione di garantire la libera circolazione a tuttз lз cittadinз dell’UE.
Con la firma del Trattato di Schengen (1985), e poi successivamente del Trattato di Maastricht (1992), entravano finalmente in vigore le cosiddette “quattro libertà” legate alla cittadinanza dell’UE: Ogni cittadinз dell’Unione Europea gode infatti del diritto alla libera circolazione all’interno dell’Unione, il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni europee e il diritto di petizione al Parlamento europeo.
Dopo l’entrata in vigore nel 1995, il diritto alla libera circolazione è stato ultimato con la Direttiva 2004/38/CE che estende tale diritto anche ai familiari deз cittadinз dell’UE, come coniugi, partner, figlio di età inferiore ai 21 anni e ascendenti a carico.
Il Significato dell’area Schengen Oggi
L’Area Schengen, con il libero spostamento di persone e merci tra paesi aderenti, rappresenta una delle conquiste più significative dell’integrazione europea. L’accordo istitutivo del 1985, col nome del villaggio lussemburghese di Schengen dove fu firmato, integra ad oggi 29 Paesi. Diventato un simbolo di libertà e unità per milioni di cittadinз europeз, l’Area Schengen è tuttora una delle misure più apprezzate dagli stessi. Del resto, non c’è da stupirsi, visto che ogni giorno sono circa 3,5 milioni le persone che attraversano le frontiere interne europee, per un totale di 1,25 miliardi di viaggi l’anno.
Oggi, 29 paesi sono parte dell’Area Schengen: 23 Stati membri dell’UE, più Norvegia, Islanda, Svizzera e Liechtenstein. L’Irlanda e Danimarca non aderiscono totalmente alla convenzione dato che hanno applicato una cosiddetta clausola di “opt-out” (una sorta di diritto alla esclusione). La Danimarca, pur facendo parte di Schengen dal 2001, non può non applicare eventuali nuove misure in materia di giustizia e affari interni. Infatti, l’Accordo di Schengen prevede non solo diritti per i cittadini, ma anche obblighi per gli Stati in materia di cooperazione giudiziaria e di polizia.
Il 30 dicembre 2023, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno abolito i controlli alle frontiere con la Bulgaria e la Romania, già membri UE, a partire dal 1° gennaio 2025. Infine, i controlli alle frontiere interne con Cipro non sono ancora stati aboliti.
Il 2024: Un Anno di Grandi Novità
Il 2024 è stato un anno zeppo di novità per l’Area Schengen, con importanti riforme e cambiamenti che hanno influenzato la vita di milioni di cittadinз i europeзi. Negli ultimi anni, infatti, una serie di eventi hanno messo a dura prova il mantenimento dell’Area creando la necessità di riformare lo Spazio a 40 anni dalla sua istituzione. Le crisi migratorie degli ultimi dieci anni e la pandemia di Covid-19 hanno convinto le istituzioni europee a lasciare maggiore libertà agli Stati Membri al fine di garantire una maggiore sicurezza tra i confini nazionali.
Nel dicembre 2021, la Commissione europea ha proposto un aggiornamento delle norme che disciplinano lo spazio Schengen (“Schengen Borders Code”) con l’obiettivo di garantire che la reintroduzione dei controlli alle frontiere interne da parte degli Stati ma solo se temporanea e di come misura di ultima istanza. Nella prima metà del 2024, il Parlamento e il Consiglio hanno approvato l’aggiornamento delle regole di Schengen. In particolare, le nuove regole includono:
- Un rafforzamento delle misure di controllo delle frontiere esterne per la prevenzione dell’arrivo di immigrati illegali (non cambio tutta la fine della frase, ma la imposterei in questo modo ‘’per prevenire l’ingresso non autorizzato di persone migranti’’);
- Un nuovo quadro normativo rafforzato nell’ambito della cooperazione transfrontaliera di polizia nelle regioni di confine come alternativa ai controlli alle frontiere interne;
- La possibilità di reintrodurre controlli alle frontiere come misura di ultima istanza, in un sistema strutturato con limiti di tempo definiti e maggiori garanzie;
- Una nuova procedura di trasferimento per le persone
imigranti irregolari, per assistere i Paesi dell’UE nei movimenti secondari all’interno dell’UE;
- Ulteriori restrizioni di viaggio per lз cittadinз
i cittadiniextracomunitari in caso di gravi emergenze sanitarie, con regole comuni e semplificate.
Diversi Stati membri, nel corso del 2024, hanno già temporaneamente sospeso l’Accordo di Schengen, reintroducendo i controlli alle frontiere interne, tanto che si è parlato e si parla di una vera e propria crisi Schengen in atto. Paesi come Germania, Francia, Italia, Austria, Svezia, Danimarca, Norvegia, Slovenia e Paesi Bassi hanno adottato queste misure per affrontare minacce alla sicurezza interna e gestire i flussi migratori. In particolare, l’Italia ha reintrodotto i controlli da giugno a dicembre 2024, adducendo motivi legati al G7, all’immigrazione illegale dalla Slovenia, ai rischi di terrorismo e alla guerra in Medioriente e in Ucraina. Da ultimo, solo a dicembre 2024, i Paesi Bassi hanno invece chiuso la libera circolazione a causa dell’eccessiva pressione sul sistema migratorio nonché per un aumento degli incidenti criminali nei centri di accoglienza.
L’espansione dell’Area
Dal 1° gennaio 2025, anche Bulgaria e Romania sono entrate definitivamente a far parte dell’Area Schengen, eliminando i controlli alle frontiere terrestri (già dal 31 marzo 2024, invece, erano stati aboliti i controlli alle frontiere interne aeree e marittime).
“Fully in Schengen – where you belong.” è stato il commento della Presidente della Commissione Europea Von Der Leyen, la quale ha anche ribadito come la Commissione continuerà a offrire sostegno finanziario e assistenza per il controllo delle frontiere esterne di questi due Paesi certamente molto delicati dal punto di vista geopolitico. Infatti, la Bulgaria condivide diversi chilometri con la Turchia, ed è parte della rotta migratoria balcanica, mentre la Romania confina sia con l’Ucraina sia con la Moldavia.
La libera circolazione all’interno dell’Area Schengen offre numerosi vantaggi, tra cui:
- Facilitazione del commercio e del turismo: l’abolizione dei controlli alle frontiere interne ha semplificato il commercio e aumentato il turismo tra i paesi membri.
- Cooperazione rafforzata: gli Stati aderenti collaborano strettamente in materia di sicurezza e gestione delle frontiere esterne, migliorando la sicurezza collettiva.
- Opportunità per i cittadini: lз cittadinз europeз
i cittadini europeipossono vivere, lavorare e studiare in qualsiasi paese dell’Area Schengen senza dover affrontare lunghe procedure burocratiche.
Tuttavia, l’Area Schengen affronta anche sfide significative, come:
- Gestione dei flussi migratori.
- Mantenimento di un equilibrio tra sicurezza e libertà di movimento.
Fonti
Commissione Europea (n.d.). “2024 State of Schengen report”.
https://home-affairs.ec.europa.eu/2024-state-schengen-report_en
Commissione europea (2024). “Commission publishes Schengen report setting new priorities for the year ahead”.
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/api/files/document/print/en/ip_24_1988/IP_24_1988_EN.pdf
Commissione Europea (2025). “Schengen Area”.
https://home-affairs.ec.europa.eu/policies/schengen-borders-and-visa/schengen-area_en?prefLang=it
Consilium (n.d.). “Cos’è lo spazio Schengen?”
https://www.consilium.europa.eu/it/policies/schengen-area/#:~:text=Ogni%20giorno%20circa%203%2C5,mentre%20lavorano%20in%20un%20altro.
Consilium (2024). “Spazio Schengen: il Consiglio adotta l’aggiornamento del codice frontiere Schengen”.
https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2024/05/24/schengen-area-council-adopts-update-of-schengen-borders-code/
EULawLive (2024). “Regulation 2024/1717 amending the Schengen Borders Code, published in OJ”
https://eulawlive.com/regulation-2024-1717-amending-the-schengen-borders-code-published-in-oj/
Iovine M. (2024). “Cittadinanza europea: diritti, doveri e tutela dei cittadini dell’Unione”. Diritto.Net
https://www.diritto.net/cittadinanza-europea-2/#:~:text=I%20principali%20diritti%20garantiti%20dalla%20cittadinanza%20europea%20includono,e%20il%20diritto%20di%20petizione%20al%20Parlamento%20europeo.
Marzocchi O. (2024). “Libera circolazione delle persone”. Parlamento Europeo.
https://www.europarl.europa.eu/factsheets/it/sheet/147/free-movement-of-persons%3E
Parlamento Europeo (2019). “Schengen: guida alla zona europea senza frontiere”
https://www.europarl.europa.eu/topics/it/article/20190612STO54307/schengen-guida-alla-zona-europea-senza-frontiere
Piccolo R. (2024). “Sospensione di Schengen, quali paesi europei hanno ripristinato i controlli”
https://www.wired.it/article/schengen-accordo-sospensione-paesi-europa-controlli-frontiere/
Simone De La Feld (2024). “Romania e Bulgaria in Schengen. Dal primo gennaio 2025 via anche i controlli alle frontiere terrestri”. EUNews.
https://www.eunews.it/2024/12/12/romania-bulgaria-schengen-gennaio-2025/
SkyTg24 (2024). “Europa, quali sono i Paesi che hanno sospeso il trattato Schengen”
https://tg24.sky.it/mondo/2024/11/20/trattato-schengen-paesi-che-lo-hanno-sospeso
Regulation (EU) 2016/399 of the European Parliament and of the Council of 9 March 2016 on a Union Code on the Rules Governing the Movement of Persons Across Borders (Schengen Borders Code).
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A02016R0399-20240710
Trattato di Roma (1957)
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:11957E/TXT
Articolo di: Paolo Vespa, Francesco Cautiero
Revisione: Isabella Sofia De Gregorio
Grafiche: Silvana Lagrotta