Il 22 febbraio scorso il Consiglio dell’UE e il Parlamento Europeo hanno comunicato che la nuova sede dell’Autorità Europea dell’Antiriciclaggio (AMLA) sarà a Francoforte e aprirà a metà gennaio 2025, con più di 400 persone dipendenti.
La creazione di questa nuova agenzia era stata accordata dai due organi decisionali il 13 dicembre 2023 con un comunicato stampa, poi integrato il 14 febbraio con le funzioni e le informazioni generali dell’agenzia. L’AMLA adempirà alle funzioni di supervisione diretta e indiretta sui soggetti ad alto rischio del settore finanziario e creerà un meccanismo integrato con le leggi nazionali per la lotta al finanziamento del terrorismo (AML/CFT), inoltre, avrà il potere di risolvere disaccordi con effetto vincolante in caso di dispute nel settore finanziario. L’Agenzia si avvalora di un consiglio generale, composto dai rappresentanti dei supervisori e delle unità di informazione finanziaria di tutti i paesi membri e di un comitato esecutivo come organo direttivo dell’AMLA, formato da un Presidente e da 5 membri indipendenti.
Questa nuova agenzia sancisce un passo importante per proteggere lз cittadinз europeз dalle conseguenze dannose del riciclaggio di denaro e della criminalità finanziaria, migliorando l’individuazione di transazioni e attività illecite anche sui servizi per le cripto-attività. Da tempo la Commissione europea lavorava su un pacchetto di proposte per rafforzare le norme europee, in particolare per sostituire la direttiva 2015/849/EU riguardante le regole di supervisione nazionale e intelligenza finanziaria. Il pacchetto ad oggi comprende:
- Un regolamento che istituisce l’Autorità;
- Un regolamento sui trasferimento di fondi;
- Un regolamento sugli obblighi della lotta al riciclaggio in ambito privato;
- Una direttiva sul meccanismo antiriciclaggio.
La definizione della sede non faceva ancora parte dell’accordo, cosicché il 28 settembre 2023 è stato lanciato il bando per la selezione della sede e ben 9 città si erano candidate per ospitarla: Bruxelles, Francoforte, Dublino, Madrid, Parigi, Riga, Vilnius, Vienna e…Roma!
I criteri di selezione riguardavano in primis la capacità di garantire il pieno svolgimento dei suoi poteri, di assumere dipendenti qualificatз e di offrire un’adeguata formazione sulla materia anche in cooperazione con le istituzioni e le agenzie dell’Unione Europea. Inoltre, vi erano dei criteri più pratici come:
- La data effettiva in cui l’Autorità poteva essere operativa dopo l’entrata in vigore del Regolamento;
- L’accessibilità del luogo;
- L’esistenza di servizi per lз figlз del personale;
- L’accesso al mercato del lavoro, alla sicurezza sociale e alle cure mediche per le famiglie deз dipendenti; e
- L’equilibrio geografico.
Francoforte era sulla carta sicuramente la candidata favorita, considerata la sua storia ed il suo expertise in materia di flussi finanziari, non solo tedeschi ma anche europei. Ricordiamo che è la sede della Banca Centrale Europea (BCE) e dell’Autorità europea di Vigilanza Assicurativa (Eiopa), nonché una città con ben 280 banche e servizi di assistenza inglesi e francesi. Nonostante ciò, è stato il peso politico della Germania in UE ad essere il fattore decisivo per la sua vittoria: il Cancelliere Scholz infatti aveva annunciato di aver riservato per l’AMLA già tre edifici pronti fin da subito: la Torre 185, il Flow nel quartiere Gateway Gardens e la Torre della Fiera. Inoltre, il ministro delle finanze Christian Lindner durante la presentazione della candidatura al Parlamento europeo aveva promesso di raddoppiare i finanziamenti pubblici per la nuova agenzia.
Roma, però, non è stata una candidata facile da battere, infatti ha tenuto testa sia nelle votazioni tra Consiglio dell’UE e lз Rappresentanti Permanenti dei 27 Stati Membri, sia successivamente tra i governi e i rappresentanti dell’Eurocamera, arrivando tra le ultime 4 città finaliste insieme a Francoforte, Madrid e Parigi. Roma è il centro finanziario del paese e l’Italia ha dato prova di avere un efficace sistema di antiriciclaggio e lotta al terrorismo finanziario aggiornato dal 1970 ad oggi, facendo anche da capofila in Europa.
La delegazione italiana guidata dal Viceministro dell’economia Maurizio Leo e il Sindaco della città di Roma Roberto Gualtieri ha presentato la candidatura al Parlamento Europeo facendo leva sul fatto che il paese abbia un forte expertise in materia, avendo fondato il gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (GAFI) e avendo inventato l’approccio “follow the money”, diventato poi un metodo internazionale. Nel 2018 aveva anche ricevuto il premio di eccellenza con l’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia. La proposta italiana faceva leva anche sulla location scelta: il quartiere EUR, uno dei più verdi della città, centro di uffici e facilmente raggiungibile da entrambi gli aeroporti di Roma.
Fino a marzo 2026 il Comune avrebbe assicurato l’immediata disponibilità di due edifici in Via Benedetto Croce 32 capaci di ospitare fino a 236 e da aprile 2026 avrebbe messo a disposizione le moderne e tecnologiche Torri Ligini per ospitare l’Agenzia e 524 membri dello staff. Comparando le specifiche delle città, Roma risultava avere una capacità maggiore di spazi e di capienza rispetto a Francoforte ma ciò che ha fatto probabilmente la differenza era la disponibilità degli edifici (il tempo stimato per entrare nella sede italiana era di 21 mesi mentre per Francoforte di soli 7). Inoltre, la sede di Roma risultava avere costi molto più alti rispetto a Francoforte e il Comune di Roma si impegnava a coprire un periodo limitato e minore di tempo. Sul piano di vivibilità, Roma fornirebbe una sola struttura di educazione internazionale nelle vicinanze, la Early Childhood Care and Education (ECCE), e nessuna scuola europea, mentre Francoforte vanta ormai diverse strutture adibite a ciò. Infine, l’EUR è un quartiere ormai ben collegato anche tramite la metro B e i treni verso le principali stazioni, anche con una pista ciclabile.
Tutto ciò non è bastato e la sconfitta italiana ha ovviamente dato modo all’opposizione di attaccare il governo per l’ulteriore sconfitta e ad un progressivo isolamento. Che sia vero o no, rimane il fatto che a Roma non vi sono agenzie europee e “noi” italianз sembriamo essere agli occhi degli altri sempre “non abbastanza”, eppure da qualche parte dovremo pur partire!
FONTI:
https://www.ilsole24ore.com/art/antiriciclaggio-francoforte-sede-nuova-agenzia-ue-AFlvgpoC