Le più recenti notizie di cronaca hanno scosso l’intero Paese. Giulia Cecchettin aveva solo 22 anni ed è stata uccisa dall’ex fidanzato a causa della non accettazione della chiusura della loro relazione. Giulia non è la prima e purtroppo non sarà l’ultima donna uccisa da un compagno, figlio di una società patriarcale, che credeva di avere il diritto di disporre della sua vita. E questo lo sappiamo con certezza. Lo sappiamo perché nel nostro Paese lз giovanз non vengono educatз ad un’affettività corretta, inclusiva e basata sul consenso.
In occasione della Giornata Internazionale dell’Infanzia e Adolescenza, che si è svolta il 21 novembre, vogliamo ricordare che l’Italia è ancora uno dei pochissimi paesi in Europa (insieme a Bulgaria, Cipro, Lituania, Polonia e Romania) in cui l’educazione sessuale ed affettiva non è obbligatoria nelle scuole. Ciò accade perché l’Unione Europea non è dotata di una politica comune in materia di educazione sessuale e questo fa sì che ci siano differenze notevoli tra gli stati membri.
La guida UNESCO per orientarsi
L’UNESCO nella sua International Technical Guidance on Sexuality Education ha indicato quali dovrebbero essere gli aspetti trattati dai programmi di educazione sessuale:
1) Relazioni (famiglia, amicizia, amore e relazioni romantiche).
2) Valori, diritti, cultura e sessualità.
3) Costruzione e ruoli di genere.
4) violenza e consenso.
5) Competenze per la salute e il benessere (comunicazione e rifiuto, chiedere aiuto, media e sessualità)
6) Il corpo umano e gli aspetti biologici (anatomia, consapevolezza di sé, pubertà, gravidanza e parto).
7) Sessualità e comportamento sessuale.
8) Salute sessuale e riproduttiva (prevenzione, trattamento e stigma delle Malattie Sessualmente Trasmissibili).
Potrebbe sembrare paradossale, ma a livello Europeo il tema del consenso, che dovrebbe essere il prerequisito necessario in ogni esperienza/rapporto sessuale, è affrontato solo da alcuni stati. Ancora meno sono i contesti in cui si parla dei media online e del rapporto tra sessualità e disabilità.
Educazione sessuale ed affettiva è sinonimo di prevenzione
In Italia non esistono delle linee guida nazionali, ogni Istituto può dunque scegliere se proporre o meno aз suoз studentз un programma di educazione sessuale, spesso minimo, incentrato unicamente sugli aspetti biologici e di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili (MST).
La discrezionalità della proposta fa sì che essa sia non solo spesso inadeguata ma anche disomogenea all’interno del Paese. Ne risulta che lз giovaniз italianз non sono adeguatamente preparatз e consapevolз riguardo ai temi come identità e ruoli di genere, orientamento sessuale, consenso, contraccezione, malattie sessualmente trasmissibili (MST) e salute sessuale.
I dati sono allarmanti: il Sistema di sorveglianza italiano delle MST ha rilevato tra il 2005 e il 2016 un incremento delle segnalazioni pari al 37,4% rispetto al periodo 1991-2004. Nel 2021, le segnalazioni sono aumentate del 17,6% rispetto al 2020. Sono dati che riflettono una situazione, quella italiana, in cui la scarsità di educazione in materia sessuale è evidente e preoccupante.
Se lo Stato non si assume il compito di educare lз bambinз e lз adolescenti in materia di affettività e sessulità, chi lo farà?
Da una ricerca presentata al congresso della Società Italiana della Riproduzione Umana (SIRU) Lazio, emerge che per unə adolescente su due Internet è la principale fonte di informazione, mentre per il 12% sono il gruppo di coetaneз. Inoltre, il 48,8% ritiene che dovrebbe essere la scuola ad occuparsi dell’educazione sessuale.
Noi di Eduxo concordiamo con lз ragazzз e chiediamo che lo Stato italiano faccia il possibile affinché l’importanza del consenso e del rispetto divengano temi centrali in tutte le scuole. Ogni giorno ci impegniamo affinché aз bambinз e aз adolescentз venga assicurato il loro diritto all’educazione e alla salute, sancito dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza delle Nazioni Unite. L’educazione sessuale ed affettiva è un tassello imprescindibile per assicurare questi diritti.
Fonti:
- https://www.aap.org/en/patient-care/adolescent-sexual-health/equitable-access-to-sexual-and-reproductive-health-care-for-all-youth/the-importance-of-access-to-comprehensive-sex-education/
- https://worldsexualhealth.net/wp-content/uploads/2013/08/Dichiarazione-dei-Diritti-Sessuali.pdf
- https://healtheducationresources.unesco.org/library/documents/human-right-information-sexual-and-reproductive-health-government-duties-ensure
- https://www.valigiablu.it/educazione-sessuale-scuole/
- https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/note/join/2013/462515/IPOL-FEMM_NT(2013)462515_EN.pdf
- Sexuality education across the European Union: an overviewEuropean Commissionhttps://ec.europa.eu › social › BlobServlet
- https://link.springer.com/article/10.1007/s10508-023-02541-6
- https://www.reproductiverights.org/sites/default/files/documents/SexualityEducationforAdolescents.pdf
- https://www.sanitainformazione.it/salute/sesso-1-giovane-su-2-si-informa-online-a-scuola-nascono-i-tutor-della-fertilita/
Firma autore: Sara Merlaratti
Revisionato da Manuela Rivieccio (she/her)
Grafiche: Gemma Guagliardo