Nascita del Transgender Day Of Remember
Il 20 novembre del 1998 moriva Rita Hester, donna afroamericana transgender uccisa nel suo appartamento di Boston, probabilmente da qualcunə che lei stessa aveva invitato ad entrare.
Sebbene si trattasse di un evidente caso di transfobia, i media che si occuparono della notizia si riferirono a Rita utilizzando il suo dead name (il nome di battesimo assegnato alla sua nascita, non corrispondente alla sua identità di genere) e indicandola con pronomi maschili, applicando una violenza di cancellazione della sua identità.
Rita nacque nel 1963 e crebbe nel Connecticut, insieme ai suoi 4 fratelli e a Diana, una delle sue sorelle che, dopo la sua scomparsa, dichiarò che la famiglia aveva accolto l’identità di genere di Rita a braccia aperte e che non ci fu nemmeno un vero e proprio “coming out”, proprio perchè per loro era sempre stata Rita.
Si trasferì a Boston poco più che ventenne, la vita di paese nel Connecticut non le permetteva di essere sé stessa con tranquillità, a Boston aveva deз amicз e la sorella dichiarò che Rita pensava anche di poter portare a termine il suo percorso di transizione lì.
I primi anni sono stati caratterizzati da una vita di libertà e divertimento; condivideva un appartamento con altrз amicз e passava spesso le sue serate in un locale gay del posto, conosciuto per i suoi spettacoli drag queen.
Rita viveva la sua vita e la sua identità con grande libertà e leggerezza, fino a quando anche chi aveva vicino iniziò a temere per lei e per la sua vita
Melinda Wilson, sua amica e presenza molto importante nella comunità trans* di Boston, raccontò che Rita iniziò anche a frequentare locali etero di Boston e che lei stessa più volte le disse che avrebbe potuto correre dei rischi. In uno di quei locali conobbe Wynne, barista etero cis che diventò la sua migliore amica e con la quale passò molti momenti tra cui anche il suo ultimo giorno del ringraziamento.
Poco tempo dopo, la sera del 28 novembre 1998, Wynne era a casa sul divano ad aspettare l’arrivo di Rita che purtroppo non arrivò mai. Quella notte, la madre di Rita Hester ricevette una telefonata dalla polizia di Boston che le comunicò che suз figliз era stato assassinatз nel suo appartamento. Ad essere colpito a morte non fu solo il corpo di Rita ma anche la sua identità, la sua persona e la sua dignità.
Questa fu una mancanza di rispetto per tutta la comunità trans*: per giorni ci furono articoli di giornale che riportavano la notizia utilizzando il suo Dead Name, riferendosi a lei con pronomi maschili e definendola “un uomo che sfoggia lunghe trecce e preferisce abiti poco maschili”. Questa vicenda di violenza transfobica nei confronti di una persona uccisa, spinse l’avvocatessa Gwendolyn Ann Smith ad organizzare una veglia in onore di Rita Hester e di tutte le persone trans* che hanno perso la vita a causa di violenze transfobiche.
Da quel giorno, ogni anno si celebra il Transgender Day of Remembrance (TDOR), in occasione del quale siamo tuttз invitatз a riflettere sulle discriminazioni che la comunità trans è purtroppo ancora constretta ad affrontare quotidianamente.
Più di 3600 persone transgender e non binary sono state uccise negli ultimi dieci anni in circa dodici paesi del mondo, a causa della propria identità ed espressione di genere non conforme al genere/sesso biologico. La maggior parte erano donne trans* nere, una buona parte sex workers e/o persone migranti. Queste incursioni rappresentano una forma di violenza che non accenna a diminuire, ma anzi è in continua crescita.
Persone dietro ai numeri: un fenomeno in crescita
Venticinque anni dopo la scomparsa di Rita Hester, il 20 Novembre rappresenta ancora oggi un’opportunità importante per mostrare il proprio sostegno alla comunità trans* e per far luce sugli ancora alti tassi di violenza nei loro confronti.
Secondo Human Rights Campaign, almeno 59 persone trans* sono state uccise negli Stati Uniti solo nel 2021, diventando così l’anno più letale mai registrato.
Nel 2022 sono state registrate almeno 41 vittime di violenza transfobica, di cui la maggior parte persone afroamericane, a ulteriore dimostrazione dell’intersezionalità delle discriminazioni.
La portata di questi numeri si riflette anche a livello globale: grazie al Trans Murder Monitoring (TMM), che si occupa di monitorare, raccogliere e analizzare le segnalazioni di omicidi di persone trans* in tutto il mondo, sappiamo che negli ultimi anni il numero degli omicidi di persone trans* o non binary è in aumento.
Il 2021 si riconferma l’anno con il più alto numero di vittime, con 375 morti tra il 1 Ottobre 2020 e il 30 Settembre 2021 (7% in più del 2020).
Queste statistiche allarmanti evidenziano l’urgente necessità di affrontare la violenza transfobica e di lavorare per creare una società più sicura e inclusiva per tuttз.
Cosa possiamo fare noi?
Oltre a onorare coloro che hanno perso la vita, il Transgender Day of Remembrance è anche un invito all’azione.
Invita le persone, le organizzazioni e i governi a prendere provvedimenti per proteggere i diritti e il benessere delle persone trans*.
Ciò include la difesa di politiche che promuovano l’uguaglianza e l’equità, il sostegno alle organizzazioni LGBTIQ+ e la sfida a combattere stereotipi e pregiudizi dannosi.
Solo acquisendo maggiore consapevolezza e sostenendo il cambiamento, possiamo lavorare per un futuro in cui le persone trans* potranno essere riconosciute, rispettate e protette dall’odio transfobico che colpisce ancora la nostra società.
Solo attraverso l’educazione e la divulgazione potremo combattere le discriminazioni di odio transfobico e porre fine all’ondata di vittime.
Loveducation, una delle campagne principali di Eduxo, ha come finalità la stesura di un disegno di legge che introduca un programma nazionale ben definito di Educazione all’affettività e alla sessualità, con un approccio estensivo ed olistico.
Crediamo fortemente che l’educazione al genere sia fondamentale per crescere una società libera, in cui ogni persona possa identificarsi nel genere in cui sente di appartenere, al di là della propria identità biologica.
Autore: Sara Merlaratti – Manuela Rivieccio
Revisionato da: Arianna Aliberti
Grafiche: Federica Marino
Fonti:
https://www.apa.org/pi/lgbt/resources/transgender-day
TvT research project (2015) Trans Murder Monitoring, “Transrespect versus Transphobia Worldwide” (TvT) project website: http://transrespect.org/en/research/trans-murder-monitoring/