Sono ormai passati più di 5 mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina, ma nonostante se ne parli sempre di meno, il conflitto non è ancora finito.
La copertura mediatica è crollata e la motivazione può essere facilmente compresa: è finito l’elemento di novità, l’impatto emotivo iniziale e la narrazione del dolore non colpiscono più. Nei mesi precedenti sofferenza e brutalità sono state spremute fino all’osso. Eppure le cose sul campo non stanno andando bene: la Russia sta continuando a conquistare territori, nonostante l’intensità dei conflitti sia diminuita e l’avanzata sia sempre più lenta. Le perdite ucraine sono enormi, secondo Kyiv l’esercito perderebbe circa 20mila soldatз al mese.
In questo momento gli attacchi russi si stanno concentrando soprattutto sulla regione del Donbass; l’esercito russo controlla ormai l’intero oblast’ del Luhans’k e sta iniziando la penetrazione verso l’oblast’ di Donec’k, per il momento ancora sotto il controllo delle truppe ucraine, ma se dovesse cadere, l’esercito russo avrebbe strada libera fino al fiume Dnepr che taglia in due l’Ucraina, da Kyiev alla Crimea. È chiaro che l’obiettivo della campagna russa resta il controllo dell’intera costa del Mar Nero, con l’unificazione dei territori del Donbass, della Crimea e della Transnistria.
Lз ucrainз, da parte loro, hanno iniziato a colpire obiettivi in prossimità di Kherson, nel sud, unico punto di appoggio deз russз lungo il fiume Dnepr, nonché loro principale barriera strategica. Questa strategia permette loro di alleggerire la pressione russa nel Donbass, tenendo impegnate le forze russe su un altro fronte.
Nonostante la difficoltà della resistenza ucraina nel Donec’k, Kyiv è riuscita a ottenere vittorie importanti e simboliche nella zona nord-occidentale del Mar Nero.
Questo successo litoraneo ha permesso l’apertura dei “corridoi del grano” di cui si parla in questi giorni, ovvero un accordo tra Russia e Ucraina, con la mediazione di Turchia e Nazioni Unite, per l’istituzione di un corridoio nel Mar Nero per l’esportazione di prodotti alimentari. Ma il giorno dopo la firma degli accordi le forze russe hanno attaccato il porto di Odessa, con l’obiettivo di spronare le navi straniere bloccate dall’inizio del conflitto ad abbandonare l’area, sfruttando l’intesa di Istanbul. Questo permetterebbe l’eliminazione di ostacoli per futuri teatri di guerra.
Possibili sviluppi della guerra in Ucraina
A questo punto l’Ucraina dipende ormai non solo militarmente ma anche economicamente dall’Occidente, ma lз leader occidentali stanno andando verso un inverno di crisi e razionamenti energetici che potrebbero portare cambiamenti verso il consenso popolare nei confronti di Kyiv. Se si dovesse indebolire il sostegno militare all’Ucraina, molto probabilmente si andrebbe incontro a una vittoria russa.
Inoltre, i rifornimenti sono costantemente presi di mira dall’esercito russo. Gli attacchi missilistici, che hanno colpito tutto il territorio ucraino negli scorsi mesi, erano diretti soprattutto verso ponti, snodi ferroviari, depositi di carburante e arsenali. L’obiettivo era evidentemente quello di impedire e ostacolare l’afflusso di munizioni e armi occidentali nell’Est dell’Ucraina.
Nei prossimi mesi è difficile immaginare una tregua o dei possibili accordi di pace tra Mosca e Kyiv.
A causa della mancanza di rifornimenti di carburante e munizioni all’esercito ucraino, Mosca spera di sconfiggere l’ultima resistenza ucraina entro l’estate. Il Cremlino detiene migliaia di prigionierз militari ucrainз e con la cattura di mercenari stranieri a rischio pena di morte, i negoziati per un cessate il fuoco penderebbero a suo favore. Nell’attuale situazione Putin non esiterebbe a imporre le proprie condizioni per una tregua a Zelensky.
Da parte sua, Zelensky non ha intenzione di scendere a patti con Putin e anzi, la controffensiva nella regione di Kherson rappresenta anche un vero e proprio tentativo di sottrarre all’esercito russo una delle città conquistate più importanti, ossia Kherson. Così facendo, spera di convincere Mosca a desistere da nuove avanzate.
Revisionato da: Manuela Rivieccio
Fonti
https://www.limesonline.com/carta-guerra-ucraina-invasione-russa-luglio-2022/128684
https://www.limesonline.com/ucraina-turchia-russia-laccordo-sul-grano-luci-e-ombre/128646