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Rendiamo queste elezioni più democratiche!

EUMANS, associazione che vede come co-Presidenti Marco Cappato e Virginia Fiume, che abbiamo coinvolto (e di cui trovate degli aggiornamenti video nelle nostre stories), ha lanciato una raccolta firme per le liste elettorali e la firma digitale, con l’obiettivo di rendere più democratiche le nostre elezioni. Perché? Dopo la caduta del governo Draghi, l’Italia va a elezioni completamente impreparata: con solo poche settimane per presentare le liste, c’è il rischio che solo lɜ parlamentari possano farlo, lasciando l’elettorato senza gli strumenti per proporre un’alternativa vera. 

Al momento infatti sono presenti numerosi ostacoli per la presentazione delle liste secondo la legge elettorale in vigore: primo fra tutti il fatto che vengano favoriti i partiti già presenti in Parlamento e che non venga accettata la firma digitale (SPID) per la presentazione delle liste. Pertanto, l’accettazione della firma digitale è al momento l’unica soluzione per arginare gli ostacoli presenti nella legge elettorale, che prevede meccanismi fortemente discriminatori sulla presentazione delle liste. 

La sottoscrizione digitale, secondo @marcocappatonon risolverebbe il problema della democrazia rappresentativa in Italia, ma attenuerebbe una discriminazione intollerabile verso qualunque “corpo estraneo” al sistema dei partiti, che a malapena coinvolge la metà deɜ cittadinɜ. 

Secondo @gillafiume, “chi si candida a governare questo Paese non può che agire per il rispetto della legalità costituzionale e degli obblighi internazionali dell’Italia, obblighi che secondo le Nazioni unite sono stati violati 10 anni fa e per cui è stata introdotta la firma digitale”.

Come ha scritto Francesca Re (avvocata costituzionalista e dottoressa di ricerca in diritto pubblico), non occorre scomodare norme di legge o regolamenti ministeriali per constatare l’irragionevolezza e quindi la discriminazione dell’attuale sistema per la presentazione delle liste elettorali in vista delle prossime elezioni politiche.  La nostra Costituzione, e con essa trattati e convenzioni internazionali, è chiara quando parla di un “pari accesso ad un’effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del paese” (art. 3).

La firma digitale, in particolare tramite SPID, oltre a essere utilizzata per una serie di attività, c.d. “sensibili”, è stata riconosciuta valida ai fini della sottoscrizione di quesiti referendari,  dunque negarla per la sottoscrizione di liste elettorali è un’irragionevolezza che comporta la violazione di libertà civili e diritti umani. 

In relazione alle liste elettorali, la legge 165/2017, c.d. Rosatellum, che oggi rappresenta il riferimento normativo in base al quale si svolgeranno le prossime elezioni politiche, prevede già la sottoscrizione della lista elettorale in modalità digitale. 

L’art. 3 comma 7 della legge n. 165/2017, infatti, conferendo una delega al Governo, stabilisce che “entro sei mesi dalla data di entrata in  vigore  della presente legge, (…) sono definite le modalità per  consentire  in  via sperimentale la raccolta con modalità digitale delle  sottoscrizioni necessarie per la presentazione delle candidature e  delle  liste  in occasione di consultazioni elettorali,  anche  attraverso  l’utilizzo della firma digitale e della  firma  elettronica  qualificata.  Sullo schema del decreto è acquisito il   parere   delle   competenti Commissioni parlamentari, che   si   esprimono   nel   termine   di quarantacinque giorni”.

La legge prevede dunque proprio che il Governo debba (o avrebbe dovuto) emanare un atto idoneo a implementare tale principio normativo, positivizzato da una legge dello Stato, come richiesto nella lettera inviata il 25 luglio scorso al Presidente del Consiglio Mario Draghi da Filomena Gallo, Virginia Fiume, Marco Perduca e Marco Cappato. 

La legge prevede una soluzione: una delega al Governo e un decreto legge, sia perché sussiste un’emergenza democratica sia perché questo è un atto necessario allo svolgimento legittimo delle prossime elezioni. 

Sono più di 15 le persone che al momento stanno facendo uno sciopero della fame, rivolto al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al suo Governo, per consentire l’uso della firma digitale. 

Puoi firmare l’appello qui:
https://www.associazionelucacoscioni.it/landing/subito-firma-digitale-liste-parlamento

Fonti:

https://www.eumans.eu/liste-elettorali-e-firma-digitale
Legge elettorale 165/2017
https://www.instagram.com/eumans.eu/

Nota: alcuni pezzi sono stati integralmente riportati dal sito di Eumans, con il consenso dell’organizzazione stessa.

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