Al momento stai visualizzando RUBBER DUCK DEBUGGING: COME UNA PAPERELLA PUÒ SVOLTARTI LA GIORNATA

RUBBER DUCK DEBUGGING: COME UNA PAPERELLA PUÒ SVOLTARTI LA GIORNATA

Nel 1999 esce un libro intitolato “The Pragmatic Programmer”,  scritto da Andrew Hunt e David Thomas, che ben presto è diventato uno dei testi di riferimento nell’ingegneria del software. Questo, più che un testo universitario, è una raccolta di suggerimenti su come migliorare il processo di sviluppo software in maniera concreta. 

Qui troviamo anche teorie ed esercizi molto pragmatici con nomi tanto fantasiosi quanto precisi, come la teoria delle finestre rotte, la zuppa di pietre, la rana bollita e il rubber duck debugging. 

Ma se non si ha niente in comune con i programmatori informatici in che modo questi fenomeni possono entrare nella quotidianità? 

Andando nello specifico, il rubber duck debugging consiste nello spiegare riga per riga il codice informatico che si è scritto per riuscire a trovare eventuali errori e possibili ottimizzazioni. 

Partendo da questo si è cominciato ad approfondire il fenomeno notando che raccontare a qualcun altrə un problema portava molto più velocemente a trovarvi una soluzione. Non solo in informatica ma in tutti i campi della conoscenza: spiegare a qualcun altrə ciò che non riusciamo a risolvere ci permette di assumere un punto di vista differente, analizzare prospettive diverse e avere una comprensione più profonda.

Ripetere, inoltre, porta a rielaborare ciò di cui stiamo parlando e ad impararlo in maniera solida senza fare affidamento solo sulla memoria momentanea ma inserendo l’informazione nel bagaglio di vissuto che ognuno ha. Quando si ripete ci si rende conto se si è in grado di esporre in maniera scorrevole ciò che si vuole dire ed eventualmente migliorare il filo logico mentale che si era creato per parlarne.

Fare affidamento su oggetti inanimati (la nostra cara paperella) per ripetere e per parlare del problema ci libera dal peso di doverci affidare a persone fisiche, riuscendo così a massimizzare il tempo di lavoro. 

La prossima volta che avrete un nodo gordiano da sciogliere avrete solo l’imbarazzo della scelta tra tutto ciò che vi circonda per riuscire a spiegarlo, e se siete in crisi di fantasia potete sempre comprare una paperella da tenere sulla scrivania.

FONTI 

http://rubber-duck-debugging.org

https://www.kenzie.academy/blog/what-is-rubber-duck-debugging/

https://it.wikipedia.org/wiki/The_Pragmatic_Programmer

https://it.wikipedia.org/wiki/Andy_Hunt_(scrittore)

https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_delle_finestre_rotte

Autore

Lascia un commento