– Che cos’è?
Il certificato verde è un documento che serve a dimostrare una delle tre seguenti condizioni:
- la vaccinazione anti-Covid,
- la guarigione dal Covid,
- l’esito negativo a un tampone antigenico o molecolare.
In caso di vaccinazione anti-Covid, viene rilasciato già alla somministrazione della prima dose di vaccino. Sarà in formato cartaceo o digitale e sarà compilato dalla struttura presso la quale è stato effettuato il vaccino. Oltre ai dati anagrafici sarà riportato anche il numero di dosi somministrate rispetto al numero di dosi previste.
In caso di guarigione, il certificato sarà rilasciato dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero də paziente o, per lз non ricoveratз, daз dottorз di medicina generale e daз pediatrз di libera scelta.
Il certificato cesserà di avere validità nel caso in cui si risulti positivi al Covid.
– A che cosa serve?
Il Green Pass serve per potersi spostare liberamente in Italia, anche tra Regioni e Province o comuni arancioni e rossi, per andare a trovare lз anzianз nelle RSA, per partecipare a spettacoli, eventi sportivi, concerti, feste con più persone di quanto finora stabilito dalle norme sulla capienza di impianti, palazzetti, locali, festival o arene all’aperto, ricevimenti di matrimonio o di altre cerimonie civili e religiose.
Dal 1° luglio il certificato nazionale varrà anche come “Digital Covid Certificate”, l’omologo dell’Unione europea, che permette i viaggi tra i 27 Paesi membri dell’Unione Europea, più Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera senza essere sottopostз a quarantene.
Mentre in Italia il Green Pass vale dal 15esimo giorno successivo alla prima dose, per viaggiare fuori dai confini nazionali la validità scatta dal 15esimo giorno successivo alla seconda dose.
– Quali sono i siti web utili e le applicazioni da utilizzare per ottenerlo?
Ci si può collegare al sito “Digital green certificate” (www.dgc.gov.it), si può procedere inserendo il proprio Spid (o l’identità digitale Cie) oppure inserendo il numero di tessera sanitaria e l’authcode, ovvero un codice che viene inviato via sms da “Min Salute” o via email dal “Ministero della Salute” (noreply.digitalcovidcertificate@sogei.it) ai contatti comunicati durante la vaccinazione o quando ci è stato rilasciato il certificato di guarigione dal Covid. A questo punto viene generato un Qr code digitale o stampabile, con una firma digitale del Ministero della Salute per impedirne la falsificazione, che deve essere esibito e validato ai controlli.
Altrimenti si può procedere utilizzando l’applicazione Immuni o l’applicazione Io. Infine, chi non dispone di strumenti digitali (computer o smartphone) può rivolgersi aǝ propriǝ medicǝ di medicina generale, aǝ pediatra di libera scelta o ad una farmacia per il recupero della propria Certificazione verde Covid-19.
– È a pagamento?
No, è gratuito per tuttз. Quel che resta a pagamento è una delle tre condizioni per ottenerlo, ovvero il tampone. In alcune regioni ci sono però luoghi in cui effettuare i test gratuiti.
Non sono mancate fake news e truffe. Ad esempio, sull’applicazione di messaggistica istantanea Telegram sono nati diversi gruppi che promettono di fornire il certificato di avvenuta vaccinazione a pagamento, senza aver davvero ricevuto il vaccino contro il coronavirus. Oltretutto, si tratta di una truffa: una volta inviati i soldi richiesti attraverso sistemi che non consentono di rintracciare lз destinatarз del pagamento, lз gestorз dei gruppi interrompono qualsiasi tipo di comunicazione e non inviano quanto promesso.
– Chi non è in possesso del Green Pass è passibile di sanzione?
Sì, in caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro per chi accede senza il certificato verde – o in possesso di uno non valido o scaduto – a luoghi o eventi per cui è previsto l’obbligo di presentare il documento. La stessa sanzione è prevista per l’esercente o lə gestorə, ritenutə responsabile degli ingressi.
Fonti:
https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-30/17514
https://www.ilpost.it/2021/07/28/la-truffa-dei-green-pass-in-vendita-su-telegram/