Da molt* chiamato “Giveaway” e trattato come un “Freebie” per poi scoprire che si tratta a tutti gli effetti di un concorso! Il termine “giveaway” arriva dalla lingua inglese e significa omaggio. Quando ne senti parlare o vedi un hashtag su Instagram che vi fa riferimento, sappi che il brand o la pagina che stai seguendo sta per regalare qualcosa a qualcuno, in genere a un* follower per premiarl* della sua fedeltà. Negli ultimi anni la parola “giveaway” è diventata molto popolare anche in Italia proprio perché sui social -Instagram in particolare- si è convertita in una pratica diffusa con cui catturare l’attenzione dә utenti e far crescere rapidamente una pagina o un profilo.
Definire un concorso “Giveaway” fa subito moda!
Ma è solo una pretesa stilistica oppure c’è dell’altro dietro? Non è che, così facendo, si possa vivere l’illusione di poter sfuggire alla normativa dei concorsi a premi? E chi lo tratta come “Freebie”, parola che in inglese vuol significare omaggio, campione gratuito, penserà forse di poter giovarsi dell’assenza di un regolamento preciso, chiedendo le classiche azioni richieste sui social per dare in cambio un regalo? Togliamoci subito il dubbio: non è un “Freebie”! In primis non tutt* vincono ma c’è un’estrazione e questo lo qualifica subito come concorso e pertanto la presenza di un regolamento è d’obbligo! Inoltre, il valore del premio non esonera dall’applicazione dell’iter normativo previsto per i concorsi e cioè di un notaio, di una buona dose di attenzione e di una comunicazione al MISE. Potrebbe essere un contest? No, i giveaway non sono dei contest dove viene premiato colui che supera in modo migliore una determinata prova o gara (concorso letterario, concorso fotografico). Riassumendo, il Giveaway è equiparato a un concorso a premi con estrazione e rientra a tutti gli effetti nella normativa sui concorsi a premi: DPR 430/2001. Sono quindi legali se rispettano la relativa normativa.
Ma cos’è concretamente un giveaway?
Si tratta di un concorso a premi indetto da un brand o da una persona (in genere influencer) su una piattaforma social come Instagram, YouTube, Snapchat o Facebook, per coinvolgere il pubblico nel lancio di un nuovo prodotto o di un’iniziativa, ma anche per farsi conoscere e seguire da nuovi followers. Un giveaway ha una vita breve, dura per un periodo di tempo limitato (da 24 ore a qualche settimana). Per partecipare al contest si deve svolgere un’azione suggerita dal brand e soddisfare alcuni requisiti, spiegati nel post.
Qual è la finalità di un giveaway?
Un giveaway è un ottimo modo per aumentare l* followers, ma soprattutto è utile per portare l’engagement del pubblico a un livello successivo, creando aspettativa verso i post. La sfida consiste nel riuscire ad entrare in connessione con la propria community, scegliendo il regalo giusto e creando il contesto perfetto per lanciare il giveaway, così che il legame influencer-community possa rafforzarsi.
Normativa italiana di riferimento
La normativa di riferimento per i giveaway è quella delle manifestazioni a premio: DPR 430/2001.
Per lanciare un giveaway è necessario:
1. redigere un accurato regolamento;
2. versare una cauzione pari al 100% del valore del montepremi al Ministero dello Sviluppo Economico tramite fideiussione (bancaria o assicurativa) o deposito cauzionale (versamento contanti o bonifico presso Banca d’Italia);
3. compilare il modulo PREMIA ONLINE da inviare al Ministero dello Sviluppo Economico non meno di 15 giorni prima di qualunque comunicazione circa il concorso (fino allo scadere dei 15 giorni non si può far parola del concorso). Serve la firma digitale. Dopo 15 giorni dalla consegna del modulo, vale il silenzio assenso;
4. prevedere l’intervento di un* notai* o di un* funzionari* della Camera di Commercio per l’estrazione dei premi: redigerà il verbale di assegnazione e il verbale di chiusura concorso.
FAQ MISE del 2018
La normativa DPR 430/2001 è stata integrata da FAQ del Ministero dello Sviluppo Economico, che nel 2018 hanno risolto alcune criticità. Tra queste, la possibilità di lanciare un giveaway senza dover comunicare la burocrazia al MISE. In passato il MISE aveva lasciato intendere che si potesse lanciare un giveaway senza tutto il fardello burocratico a patto che il valore del singolo premio non superasse i 25,82 euro (imposte incluse). Con le FAQ del 2018 si è stabilito che i giveaway non si differenziano dai concorsi a premio. Unica eccezione sono i premi del valore di circa 1 euro.
Sanzioni
Ammesso quindi che il Giveaway non è illegale, se questo è svolto in Italia e non rispetta però la normativa di riferimento, ben presto le sanzioni arrivano!
Nel caso di concorso indetto sul territorio italiano da un soggetto non residente in Italia, quest’ultimo deve nominare un rappresentante residente in Italia.
In caso di mancata preventiva comunicazione, la sanzione va da 2.065 a 10.329 eu. In caso di concorsi vietati dalla legge, la sanzione va da 50.000 a 500.000 eu.
Se svolto con modalità diverse dal regolamento, la sanzione va da 1.032 a 5.164 eu.
Competente a irrogare le sanzioni è il Ministero delle Attività Produttive su segnalazione di qualunque soggetto.
Chi denuncia?
Nella maggior parte dei casi, la segnalazione al Ministero arriva proprio da competitors.
Si, perchè se fatto legalmente, il giveaway, richiede tutta una serie di passaggi burocratici che molte volte spinge i brand a fare un passo indietro, spaventati dalla possibilità di vedersi recapitare sanzioni.
E se quindi la concorrenza può sentirsi non sicura nell’utilizzare questo potente strumento di marketing, quello che emerge è un problema di distorsione della concorrenza stessa: perché chi non vuole incorrere in sanzioni, alla fine sceglie di non farlo.
FONTI
https://www.mise.gov.it/images/stories/normativa/DPR_430_da_pubblicare_sett_2014.pdf
D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430
https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/FAQ-ultimo-9luglio2018.pdf
FAQ MISE 2018