Quando parliamo di relazione cosa intendiamo? Quanti modelli esistono? Con una breve ricerca su google digitando “tipi di relazioni” si ottengono risultati divergenti tra loro:
- “i dieci tipi di relazioni più comuni”
- “tre tipi di rapporti di coppia”
- “ci sono 5 tipi di relazioni!”.
Qual è quindi il numero esatto?
Quando parliamo di rapporti sentimentali tra persone nella nostra società abbiamo una visione etero-allo-monocentrica, ovvero si da per scontato che una relazione preveda una coppia (monogamia), con un uomo e una donna (eterosessualità) e che all’interno di quella coppia ci sia necessariamente un desiderio sessuale (allosessualità).
In questo modo viene creata una narrazione univoca che racconta il modo “più giusto” per affrontare l’amore, se non addirittura l’unico modo per poter amare.
Una persona che ha più partner significa che non è realmente innamorata, o che non ama tanto quanto potrebbe fare in una monogamia. Una persona che si trova in una relazione, ma che non ha desiderio sessuale, non è realmente innamorata.
Chi non rientra in un modello tipico di relazione è vittima di stigma perché i rapporti affettivi non monogami, non etero e asessuali non vengono considerati nè validi nè etici.
Quest’ultima è una parola chiave quando parliamo di relazioni.
Ogni tipo di relazione deve essere etico
Deve includere dialogo e confronto tra ogni partner. Chi stabilisce però che solo una relazione monogama può essere etica? E’ poi vero che tutte le relazioni monogame sono etiche?
Indizio: se così fosse non esisterebbero le corna.
Quanti tipi di relazioni esistono dunque? Come possiamo chiamarle? Qual è la mia? Sono tutte domande lecite e necessarie, ma l’errore più grave sarebbe dare un numero finito e una definizione ai tipi di relazioni possibili, in quanto le tipologie di relazione sono potenzialmente infinite.
Quello che possiamo dire con chiarezza è che le emozioni che proviamo quando stiamo con una o più persone le proviamo solo noi e di conseguenza sono sempre valide
Quando parliamo di relazioni, nella nostra società, facciamo sempre riferimento ad un unico modello:
Etero-allo-monocentrico
Ovvero un uomo e una donna (etero) in una coppia monogama e in cui è presente un desiderio sessuale (allosessuale).
Quando parliamo di relazioni non possiamo pensare unicamente a relazioni etero perché esistono più orientamenti sessuali.
Quando parliamo di desiderio sessuale non possiamo parlare unicamente di allosessualità, perché non è l’unico modo valido per esprimere il proprio affetto nei confronti delle persone che amiamo.
Non è possibile quantificare in “giusto” o “sbagliato” il desiderio sessuale di una persona.
Quando parliamo di relazione, non possiamo pensare unicamente alla coppia. Possono esserci altri modelli di non monogamie etiche, in cui ogni partner è ben consapevole delle dinamiche all’interno di una relazione composta da più di due individui. Anche in questo caso si può parlare di amore tanto quanto all’interno di una relazione monogama.
Le relazioni possono essere di infiniti tipi e sono tutte valide, fintanto che si mantiene rispetto, dialogo e confronto verso tutte le persone coinvolte. Si può uscire da un modello relazionale per andare in un altro (cambiando partner), così come evolvere la propria relazione nel tempo (partner uguale/i).
Anziché dirvi noi quali sono quindi i modelli di relazioni esistenti, diteci voi nei commenti qual è il vostro tipo di relazione ideale… per ora.
FONTI
Sell, Randall L., Defining and measuring sexual orientation: a review, “Archives of sexual behavior”, Vol. 26,