Quando si parla di vibratori, tant* produttor* e rivenditor* non perdono occasione per pubblicizzare l’incomparabile potenza dei propri prodotti.
In realtà non è tanto la potenza di un motore a fare la differenza, ma il tipo di vibrazione che questo riesce a creare.
Le vibrazioni si dividono infatti in “buzzy” e “rumbly”, che possiamo tradurre come superficiali e profonde.
Una distinzione solo apparentemente sottile, che è però determinante nello stabilire se amiamo od odiamo un sex toy, a seconda del tipo di stimolazione che ci è più congeniale. La maggior parte delle persone apprezza di più le vibrazioni profonde sui propri genitali, ma ogni gusto è valido e personale.
Purtroppo, a meno di non fare spese in sexy shop fisici, è molto difficile capire in quale categoria ricadrà un sex toy prima di acquistarlo e provarlo sulla nostra pelle.
Alcuni marchi, utilizzando sempre lo stesso tipo di motore per i propri prodotti, garantiscono un certo standard per quanto riguarda intensità e tipologia di vibrazione, ma può capitare che, variando la forma, i materiali e le dimensioni del toy, vari anche la qualità della vibrazione stessa.
Un ottimo metodo per fare acquisti, una volta stabilito quale tipo di vibrazione preferiamo, è quello di affidarsi alle recensioni dei prodotti, agli articoli de* sexblogger oppure alle schede prodotto de* stess* produttor* di sex toy o di siti specializzati.
Le vibrazioni non sono tutte uguali.
Molti marchi e produttor* puntano sulla potenza del proprio motore, ma in assenza di un riferimento condiviso è difficile valutare oggettivamente questo aspetto.
Oltretutto, quando parliamo di vibrazioni, non è l’intensità, ma la qualità delle stesse a fare la differenza.
Potenza e tipo di vibrazione sono indipendenti l’una dall’altra: un vibratore può essere estremamente potente ma buzzy, così come può avvenire anche il contrario.
Generalmente le vibrazioni più apprezzate sono quelle rumbly, perché riescono a stimolare i tessuti in profondità senza intorpidire le parti del corpo coinvolte.
Ad esempio, se applicate sulla clitoride, le vibrazioni “rumbly” non si limiteranno a stimolarne il solo glande, ma arriveranno anche a radici e bulbi, coinvolgendo l’intera vulva.
Lo stesso vale per il pene e il perineo, ed è il motivo per cui i vibratori Wand sono molto apprezzati anche per massaggiare la schiena e le spalle rigide.
Come riconoscere i vibratori buzzy?
Le vibrazioni “buzzy” sono più superficiali e generalmente vengono prodotte da motori piccoli e alimentati a pile.
Ad esempio, è probabile che un vibratore Bullet o il braccio esterno di un Rabbit siano più “buzzy” di un massaggiatore Wand.
Si riconoscono dal rumore generalmente più acuto che producono, soprattutto alle massime intensità. Danno una sensazione di formicolio sulla pelle e se appoggiate a pelo d’acqua tenderanno a creare pochi schizzi.
Come riconoscere i vibratori rumbly?
Le vibrazioni “rumbly” (o profonde), sono generalmente prodotte da motori più grandi (come quelli di massaggiatori Wand, vibratori per penetrazione, Rabbit) e ricaricabili.
Emettono un suono più cupo e corposo, e spesso la vibrazione è visibile ad occhio nudo, tanto che i toy in questione, se lasciati su una superficie piana, oscillano, saltano o rimbalzano in giro.
Fonti
“Sex Toys. Alla scoperta degli oggetti del piacere” di Morena Nerri e Ivano Messinese (Odoya); https://heyepiphora.com/2016/05/buzzy-vs-rumbly-the-most-important-aspect-of-a-vibrator/