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Migrazioni climatiche

Oggi l’1% del mondo si trova in zone in cui si può a malapena vivere, entro il 2070 questa porzione di pianeta potrà raggiungere il 19%”.

Così inizia un’inchiesta del New York Times riguardo le migrazioni causate dal clima.

Secondo uno studio, l’emigrazione varierà in base alla ricchezza del paese.

Con l’aumentare della temperatura i paesi a medio reddito genereranno sempre più emigrazione, mentre quelli dal reddito più basso la diminuiranno.

Questo avviene perché i paesi più poveri, le cui economie si basano prevalentemente sul settore primario, subendo gli effetti dell’aumento della temperatura, diminuiranno la produttività agricola, e quindi le persone, pur avendo un maggiore incentivo ad emigrare, saranno impossibilitate nel farlo per via dell’insostenibilità della spesa che dovrebbero affrontare.

Si ritiene che i danni causati dal cambiamento climatico potrebbero aumentare le tensioni all’interno dei singoli stati, ma anche nella politica internazionale, sia a causa della disoccupazione causata dall’incoltivabilità dei terreni, sia altri fenomeni che causerebbero l’aumento di situazioni di disagio sociale nelle zone di periferia di città già fragili, che diventerebbero sovraffollate.

Il cambiamento climatico, che secondo uno studio sarà molto più grande nei prossimi 50 anni che negli ultimi 6000, costringerà una persona su tre ad emigrare dal luogo di nascita.

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Migrazioni climatiche sono già avvenute in passato: a causa di una siccità 4000 anni fa tra la Valle dell’Indo del Pakistan e l’India del Nord, e negli anni ‘30 a causa di tempeste di polvere negli USA e Canada.

Secondo uno studio, le migrazioni varieranno in base al reddito del paese. Quelle dal rettino medio genereranno più migrazione, mentre quelle dal reddito più basso sempre meno.

Questo perché le economie più povere si basano sull’agricoltura, che diventerebbe impraticabile con l’aumento della temperatura, rendendo economicamente impossibile emigrare.

In questo modo le popolazioni più povere saranno sempre più intrappolate nel loro stato di povertà, con un conseguente aumento delle disuguaglianze a livello globale.

Le conseguenze saranno drammatiche:

  • aumento della disoccupazione
  • aumento delle disuguaglianze a livello globale
  • sovraffollamento di città che già si trovano in situazioni critiche

The Great Climate Migration Has Begun – The New York Times 

https://www.pnas.org/content/117/21/11350

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