L’anello anticoncezionale (o vaginale) è un metodo di contraccezione particolarmente innovativo che sta progressivamente prendendo piede tra la popolazione femminile: si stima infatti che ne facciano uso circa 1,5 milioni di donne.
Esso ha la medesima efficacia protettiva (99%) della pillola e del cerotto anticoncezionale e, come essi, agisce bloccando l’ovulazione grazie al rilascio di ormoni. Inoltre, rispetto agli altri metodi contraccettivi, ha il vantaggio di contenere il più basso dosaggio ormonale e un rilascio più lento e costante degli stessi.
Si tratta materialmente di un anello di diametro pari 5,4 cm e spessore di 0,4 cm in etilene vinilacetato, ossia una plastica molto morbida, trasparente e flessibile, atossica e antiallergica che può essere agevolmente e autonomamente inserito nella vagina.
Attenzione!
L’anello vaginale non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili ma solo da gravidanze indesiderate. Per tale motivo è sempre consigliato l’uso del preservativo.
Per l’acquisto dell’anello è sempre e comunque necessaria la prescrizione medica, rilasciata a fronte di opportuna e accurata visita. Si consiglia inoltre di leggere il foglietto illustrativo.
Come funziona?
L’anello vaginale rilasciando etonogestrel ed etinilestradiolo inibisce l’ovulazione, la penetrazione degli spermatozoi e concorre a creare un ambiente sfavorevole all’annidamento dell’embrione.
Una volta inserito l’anello, questo viene lasciato in posizione per 3 settimane consecutive senza mai essere tolto. Quando viene poi rimosso alla 4° settimana si avrà un’emorragia da sospensione del tutto simile alla mestruazione. Al termine della 4° settimana dovrà inserirsi un nuovo anello nello stesso giorno della settimana in cui si procede ad ogni inserimento e rimozione.
Attenzione!
Consultare il foglietto illustrativo per individuare il giorno corretto per il primo utilizzo dell’anello contraccettivo. Nel caso in cui l’anello dovesse essere espulso dalla vagina per qualsiasi motivo:
– per meno di 3h non sarà necessario l’utilizzo di un ulteriore metodo contraccettivo purché l’anello venga
reinserito immediatamente,
– per più di 3h l’anello potrà non proteggervi dal rischio di una gravidanza per cui è consigliato l’uso di un contraccettivo alternativo.
Effetti collaterali
Il basso dosaggio ormonale dell’anello contraccettivo rende minimo il rischio di effetti collaterali, come tensione mammaria, emicrania, nausea, rispetto agli altri metodi di contraccezione.
Nonostante ciò, i potenziali effetti collaterali sono i seguenti:
- perdite vaginali (spotting),
- irritazione vaginale,
- mal di testa,
- aumento di peso,
- nausea,
- irregolarità mestruali,
- dolori al seno,
- sbalzi d’umore.
In Italia l’anello anticoncezionale in commercio si chiama “Nuvaring”: esso può essere acquistato in farmacia in confezione singola (19,40 € o 19,45 € con applicatore) o in confezione da tre (48 € anche con eventuale applicatore in aggiunta).
Si tratta di un metodo contraccettivo che presenta particolari vantaggi rispetto ad altri con le stesse o simili modalità di azione. Intanto, l’applicazione mensile, rispetto a quella giornaliera della pillola e settimanale del cerotto, riduce notevolmente il rischio di dimenticanze e quindi è particolarmente consigliato per le donne più giovani. In più, l’anello contraccettivo, in quanto direttamente a contatto con la mucosa vaginale, permette un rapido passaggio di ormoni nel circolo sanguigno e assicura un’efficacia contraccettiva pari al 99,7% se usato correttamente.
A differenza, invece, della pillola anticoncezionale, l’anello non interferisce con il tratto gastro-intestinale e dunque non determina problemi di malassorbimento in caso di vomito e diarrea. Non solo, esso presenta un dosaggio ormonale molto più basso che riduce notevolmente i rischi e l’entità degli effetti collaterali.
Spesso l’anello vaginale viene confuso con la spirale contraccettiva ma a differenza di quest’ultima, che viene posizionata e lasciata nell’utero dai 3 ai 5 anni, l’anello viene inserito e rimosso autonomamente e mensilmente dalla donna senza alcun ausilio da parte del* medic*.
Venendo alle controindicazioni, che devono essere sempre valutate insieme al* ginecolog*, questo metodo di contraccezione risulta essere non adatto alle donne affette da trombosi venosa, arteriosa, diabete, ecc., o può risultare inefficace in concomitanza con l’assunzione di farmaci quali antibiotici, antidepressivi, ecc., ed è sconsigliato per le donne che fumano molto.
FONTI
“Nuvaring, anello anticoncezionale: prezzo, effetti collaterali, uso” – Dr. Roberto Gindro
Foglietto illustrativo Nuvaring
“La contraccezione” – Ministero della Salute
“Nuvaring” – AIFA