La situazione a Hong Kong si fa sempre più pesante.,
Le proteste contro il governo cinese infuriano ormai da mesi. E’ fresca di qualche giorno l’ufficializzazione dell’inserimento di una legge sulla sicurezza nazionale (cinese) nella costituzione dell’ex colonia britannica. La legge entrata in vigore proprio ieri, punisce con estrema severità, fino all’ergastolo, i reati di sovversione, terrorismo, collusione con forze esterne e secessione.
Inoltre chi sarà arrestat*, potrà essere portato nelle carceri cinesi, da sempre fonti di estrema perplessità per le notizie che a volte trapelano da quei luoghi.
Moltissime nazioni occidentali hanno criticato l’azione del governo cinese, dichiarando che questa legge mini l’indipendenza e la democrazia di Hong Kong.
Tra queste nazioni possiamo trovare gli USA, ma anche l’UE.
Il primo ministro britannico Boris Johnson, ha fatto più di un semplice discorso di critica. Nel suo discorso ha affermato che l’azione cinese è una vera e propria violazione dei trattati tra UK e Cina, per questo motivo, gli inglesi adotteranno alcune contromisure: verrà introdotta una speciale Visa di durata 5 anni, a disposizione di 3 milioni di cittadini di Hong Kong, che potranno così scappare dalle imposizioni cinesi per rifugiarsi nel Regno Unito.
Per avere accesso a questa Visa, bisogna essere in possesso di uno speciale passaporto “Bno”, “British National Overseas”.
Questo passaporto può essere richiesto da* cittadin* di Hong Kong nati prima del 1997, nell’ambito degli accordi culminati con l’addio di Londra al suo ex protettorato proprio in quell’anno.
Al momento, sono circa 300 mila a Hong Kong che già posseggono il passaporto “Bno”, il quale permette al momento permanenze per un massimo di sei mesi in Regno Unito senza bisogno di visti.
Il problema principale di questa Visa però, è che esclude i/le giovani nat* dopo il 1997. Tra le altre cose, quest* sono anche la maggioranza tra i/le manifestanti nelle strade di Hong Kong.
Non tutti i britannici sono contenti di questa mossa diplomatica del loro primo ministro.
Molti di quelli che nel 2016 votarono per la Brexit, votarono per l’uscita del loro paese dall’UE anche perché non gradivano i/le numeros* immigrat*, europe* e non, che arrivavano nel Regno Unito.
Le novità sulla situazione di Hong Kong sono ormai giornaliere. Speriamo per i/le cittadin* che la situazione migliori e che si possa finalmente arrivare ad uno stato democratico, in cui tutt* possano esprimere liberamente i propri pensieri.
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