Il 1 maggio in Italia e in altri paesi del mondo si festeggia la festa de* lavorator*.
Ma perché è stato scelto proprio questo giorno?
A Chicago nel 1886, in questo periodo dell’anno erano in corso grandi proteste, scioperi e manifestazioni di lavorator* che chiedevano il rispetto della legge di otto ore lavorative al giorno.
La polizia reagì duramente, sparò sulla folla uccidendo due persone, arrestò gli/l* organizzator* e molt* manifestanti.
Sette de* organizzator* sulla base di poche e deboli prove furono condannat* a morte, ma due di quest* grazie al governatore dell’Illinois furono risparmiat* e dovettero “solamente” scontare l’ergastolo in prigione.
Anche se l’evento di questa celebrazione è nato negli Stati Uniti, qui, la festa de* lavorator* si celebra il primo lunedì di settembre.
Il primo maggio è comunque festa nazionale, ma dal 1958 corrisponde al “giorno della lealtà”, inteso come giorno della “lealtà agli Stati Uniti e riconoscimento della libertà americana”.
Per la festa de* lavorator* la data simbolo del 1° maggio, venne scelta durante la II internazionale socialista nel 1889 a Parigi.
I punti fondamentali di questa festa erano il rispetto delle 8 ore di lavoro e i diritti de* lavorator*.
Il primo maggio, dopo il capodanno, è la festa più celebrata al mondo.
Molti Stati europei iniziarono a celebrarla a partire dal 1890/1891, Italia compresa. Durante la dittatura, il regime fascista abolì la festa de* lavorator*, vietando qualsiasi manifestazione in quella data.
In Italia, a Roma, il primo maggio da tradizione si festeggia con il “concerto del primo maggio”, organizzato dai sindacati CGIL, CISL e UIL.
Questa edizione sarà la ventinovesima, ma a causa delle restrizioni causate dall’emergenza covid-19, non sarà possibile farlo in piazza dal vivo. Il concerto si terrà comunque via streaming.
Il 2020 è il primo anno dopo la II guerra mondiale che la festa del primo maggio non viene celebrata in Italia.
Celebrare questa festa è importante anche in una situazione particolare come quella che stiamo vivendo oggi, i diritti de* lavorator* sono stati conquistati duramente, non bisogna permettere che vengano mai tolti!