Il 26 aprile è la Giornata per la visibilità lesbica! ❤️
Enjoy your visibility!
Da sempre la soggettività lesbica è vittima di un processo di invisibilizzazione, stigmatizzazione e stereotipizzazione, messo in atto – in modo strutturale e sistemico – dalla cultura dominante sessista, patriarcale e maschilista.
Le lesbiche non esistono nello spazio e nel discorso pubblico/politico. Lo dimostra il fatto che, nel linguaggio come nella percezione comune, la parola “lesbica” è ancora considerata un insulto.
In un Paese che trasforma le donne in bersaglio controllando i loro corpi, violando diritti e libertà acquisite, le lesbiche sono una minoranza nella minoranza. Vivono quindi sulla propria pelle il doppio e il triplo stigma di essere donne lesbiche e donne trans lesbiche.
Le ricerche mettono in luce come sia più difficile per le lesbiche, essere visibili. La scelta di relegare la propria omosessualità ad una sfera individuale e privata che nella relazione di coppia trova una zona di comfort è troppo spesso dettata dalla paura.
Paura di essere insultate, derise, sminuite. Di perdere lavoro ed opportunità.
Sulle lesbiche pesa la pressione sociale dell’eterosessualità obbligatoria, l’immagine stereotipata che si offre di loro come soggetti che tradiscono la norma, incarnando una femminilità non conforme e non incardinata in ruoli ed espressioni di genere imposti.
Le lesbiche sono destinatarie di politiche a ribasso che non rispondono ai loro bisogni in termini di prevenzione, salute sessuale, accesso alla genitorialità.
Non sono tutelate da misure di contrasto alla violenza di genere subìta in quanto donne lesbiche e donne trans lesbiche; né supportate da politiche del lavoro in grado di garantire le stesse opportunità economiche e di carriera.
Per questo e per molto altro, ancora oggi, dirsi lesbica ed essere visibile, è un atto politico.
La visibilità è lo strumento di una rivoluzione che ri-significa e socializza la soggettività lesbica, trasformando le donne lesbiche in esistenze resistenti, in grado di creare nuovi immaginari e nuove narrazioni che parlano di libertà e liberazione.